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Il rivamontese Cadorin ha il volontariato nel dna

RIVAMONTE Volontario nel dna. Un premio per un impegno nel campo del sociale che dura da oltre otto lustri. Al Convegno nazionale dell’Unpli (Unione nazionale pro loco d'Italia), tenutosi a Torino...

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RIVAMONTE

Volontario nel dna. Un premio per un impegno nel campo del sociale che dura da oltre otto lustri.

Al Convegno nazionale dell’Unpli (Unione nazionale pro loco d'Italia), tenutosi a Torino dal 7 al 9 ottobre scorso, era presente anche una delegazione bellunese composta dal presidente provinciale Espedito Pagnussat e dai consiglieri Paolo Bortoluzzi e Agostino Cadorin.

Nell’occasione sono stati consegnati vari riconoscimenti, fra cui il premio "Una vita per le Pro Loco" e tra i premiati di questa categoria c’è stato anche Agostino Cadorin, che ha ricevuto dal presidente nazionale Claudio Nardocci il distintivo in oro dell'Unpli, per gli oltre quarant'anni di presenza nel mondo delle Pro loco provinciali.

Agostino Cadorin ha ricoperto infatti per un lungo periodo la carica di presidente della Pro Loco di Rivamonte Agordino ed è stato componente con varie mansioni nel Comitato bellunese.

Grande soddisfazione e compiacimento per il meritato premio sono stati espressi dal presidente Pagnussat, ma tanta pure l’emozione che Cadorin non è riuscito a nascondere nel ricevere il prestigioso attestato di stima e gratitudine per la sua instancabile e appassionata opera di volontariato svolta a favore della crescita del paese.

«E’ stata davvero una bella sorpresa», ha detto Cadorin, «ma anche un grande onore, ritirare un tale riconoscimento. Non so se me lo sono meritato, ma, senza presunzione alcuna, credo di aver dato in tutti questi anni un mio contributo nel promuovere lo sviluppo del mio paese».

«Ricordo, in particolare», ha aggiunto, «come ci siamo dati da fare, non senza sacrificio, negli anni ’80 per dare un impulso e un’organizzazione nuovi alla tradizionale festa di Sant’Antonio, divenuta la più attesa e frequentata dell’Agordino. Il mio auspicio perciò è che il patrimonio di una tale esperienza non venga oggi vanificato da incomprensioni e polemiche che lasciano il tempo che trovano».

Sicuramente un bell’esempio per chi vorrà concretamente impegnarsi per far uscire la Pro Loco di Rivamonte dall’attuale difficile momento di stallo. Un momento di crisi che mette a repentaglio la futura attività dell’ente, a cominciare proprio dalla tradizionale sagra di Sant’Antonio del 2012. Un appuntamento atteso dalla gente di Rivamonte, ma anche da quanti non si perdono mai questa sagra. (g.san.)

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