Scassinata la cassetta delle offerte accanto al presepio in chiesa
Rivamonte, sconcerto per il furto sacrilego scoperto da uno dei giovani volontari del paese Don Canal: «C’erano meno di cento euro ma era quanto donato da bambini e anziani»
di Gianni Santomaso
Rubate le offerte nella cassettina del presepio in chiesa. Il brutto episodio è accaduto tra martedì e mercoledì nella chiesa parrocchiale di Rivamonte Agordino dove i giovani del paese hanno realizzato un presepio all'insegna dell'Anno della fede. Un'opera apprezzata dall'intera comunità e dai turisti per l'originalità e anche per le capacità artistiche.
Purtroppo qualcuno ha deciso di macchiare le festività natalizie rivamontesi con un gesto che in paese si pensava appartenesse ormai al passato. Gli ultimi episodi di furto sacrilego si erano infatti verificati nei primi anni '80 con la spoliazione degli altari e nel 1985 quando era stato rubato il crocifisso in legno nel capitello dei Tos.
Il furto è stato scoperto da uno dei giovani volontari che mercoledì verso le 15.30 si era recato in chiesa per fare una foto al presepio da consegnare poi per la compilazione del prossimo bollettino parrocchiale. La cassettina con una piccola apertura in legno posta a lato del presepio, destinata ad accogliere le offerte dei fedeli, era stata scassinata: la serratura probabilmente è stata forzata con un cacciavite o con una leva che ha permesso di fare pressione e di rimuovere le quattro grosse viti.
I ladri, per cercare di nascondere il furto, avevano poi girato la cassettina. Tuttavia il nuovo posizionamento ha fatto insospettire i volontari che, a una più attenta osservazione, hanno purtroppo constatato l'accaduto.
Grande l'amarezza del parroco, don Luigi Canal: «Nella cassettina c'erano le offerte dei bambini, degli anziani. Probabilmente non si trattava di grandi cifre, forse meno di 100 euro. Insomma non stiamo parlando di grandi capitali. Tuttavia ciò che lascia tristezza è il gesto. Un gesto che denota una totale mancanza di rispetto anche per le cose più semplici». «È un segno di inciviltà», prosegue il parroco che ha informato del furto anche i carabinieri, «che lascia grande disappunto in tutta la nostra comunità».
Le attenzioni dei ladri si sono concentrate unicamente sulla cassettina del presepio (intatta almeno fino alla messa celebrata nel mattino di Capodanno). Altre offerte od oggetti non sono stati toccati come ha constatato il sagrestano. Pur amareggiato dell'accaduto, don Luigi Canal non perde il suo proverbiale ottimismo: «Al di là di questo triste episodio, voglio sottolineare quello che hanno fatto i nostri giovani. Con il loro presepio, Fabio, Marco, Roberto, Christian, Andrea e Alberto hanno interpretato in maniera eccellente il significato dell'Anno della fede con la barca della Chiesa in mezzo al mare e con a bordo la famiglia di Betlemme con il bambino Gesù. Pur in preda a varie tempeste, con un timoniere così non dobbiamo avere paura».
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