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Salario, premi, pasti l’integrativo De Rigo «un grande risultato»

Sindacati e azienda hanno raggiunto un importante accordo E in futuro un programma di welfare aziendale

di Martina Reolon
2 minuti di lettura

BELLUNO. Miglioramenti sia dal punto di vista normativo che salariale, con introduzione di casistiche per favorire l’accesso al part-time, aumento del valore degli straordinari e dei premi, flessibilità sugli orari, novità sul fronte della previdenza complementare e Tfr.

Mercoledì la De Rigo Vision Spa di Longarone ha siglato un nuovo accordo aziendale valevole per il triennio 2014 – 2016. L’integrativo è stato firmato con le organizzazioni sindacali provinciali Femca-Cisl e Filctem-Cgil. All’incontro erano presenti l’amministratore delegato di De Rigo Vision Michele Aracri, Milena Cesca per la Femca e Denise Casanova e Giampiero Marra per la Filctem.

«Il risultato ottenuto è senz’altro buono», commentano Cesca e Casanova. «Tanto più che l’azienda ci ha informato che dal 2015 intende avviare un programma di Welfare aziendale, per cui verrà costituito un opportuno gruppo di lavoro composto in maniera bilanciata da massimo sei soggetti individuati dalle rsu e dall’azienda stessa. Una scelta che non possiamo che condividere e che va a beneficio dei lavoratori, migliorando la loro qualità della vita».

Tanto più che, per la prima volta, le tutele sono state allargate ai lavoratori somministrati e con contratti a termine. «Una svolta», precisa Cesca, «visto che finora ne erano esclusi». Per quanto riguarda il nuovo contratto aziendale, la trattativa era stata avviata nel mese di marzo di quest’anno.

«Siamo soddisfatti perché abbiamo ottenuto importanti risultati», sottolinea Casanova. «Solo per fare degli esempi, sul fronte part-time si passerà dal 12 al 14%, con un ampliamento delle possibilità di accedervi. Novità positive consistono anche negli aggiustamenti sull’utilizzo della banca ore, nonché della percentuale di aspettativa, di cui si potrà usufruire anche per corsi di qualificazione professionale».

Significativi anche i miglioramenti economici: è stato incrementato il valore dello straordinario di sabato (+5%), aumentato il contributo aziendale ai fondi di previdenza integrativa negoziali del settore o intersettoriali (+0,5%) e ridotto il costo del pasto per il dipendente, che è stato portato al valore simbolico di un euro (in pratica, la mensa costerà ai lavoratori un 20% in meno).

«Si è inoltre aumentato il valore del premio di risultato», spiegano Casanova e Cesca, «e sono state introdotte delle clausole che escludono dal lavoro a turno chi ha determinate problematiche. Non dimentichiamo poi la possibilità di impiegare parte del Tfr per inserirlo nella previdenza complementare. Le casistiche per l’anticipo del Tfr sono state normate e ampliate, con l’aggiunta, per esempio, di spese legali o straordinarie dovute motivi familiari». Un’altra richiesta dei sindacati, accolta, ha riguardato la possibilità di far entrare in azienda i patronati. «Come azienda radicata nel territorio uno dei nostri obiettivi principali è, nonostante il contesto economico non semplice, quello di mantenere stabile il livello occupazionale e di migliorare sempre più lo stato di lavoro dei nostri dipendenti», mette in risalto Aracri. «Siamo molto soddisfatti del dialogo costruttivo che abbiamo instaurato con le controparti sindacali e delle migliorie che abbiamo applicato al nuovo contratto aziendale».

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