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Soccal, ok di Agordino e Cadore

Consorzio Bim: si va verso la presidenza del sindaco di Pieve d’Alpago

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LONGARONE. Cadore e Agordino dicono sì a Soccal, ma “la vicepresidenza sia agordina”. A chiudere definitivamente la partita sulla presidenza del Consorzio Bim sarà l'assemblea generale che potrebbe essere convocata per i primi di marzo, ma di fatto ieri a Longarone è già stato proclamato l'esito, salvo sorprese che la politica a volte riserva.

Dopo essere stato candidato ufficialmente dalle “terre basse” (Belluno, Alpago e Feltrino), Umberto Soccal, sindaco di Pieve d'Alpago e presidente dell'Unione montana Alpago, ha ricevuto ieri l'ok anche dai sindaci delle “terre alte” (Cadore, Agordino e Comelico) e dovrebbe quindi avere la strada spianata verso la guida del Consorzio Bim Piave.

«Abbiamo rispettato i patti – spiega Bruno Zanvit, sindaco di Voltago Agordino e in passato accostato alla presidenza Bim – e soprattutto abbiamo dimostrato che non è vero quello che è stato spesso detto in questi giorni e cioè che Agordino e Cadore si sarebbero messi di traverso. Una settimana fa hanno fatto il nome di Soccal e oggi noi sindaci agordini e cadorini ci siamo trovati e abbiamo dato l'ok al suo nome».

Il peso di Agordino e Cadore all'interno dell'assemblea del Bim dove ogni testa vale un voto è infatti consistente (44 sindaci su 65). Qualcuno forse temeva che tale peso si sarebbe potuto far sentire, magari facendo emergere una candidatura agordina. Ma così non è stato. «La convergenza è stata unanime – dice Pierluigi Svaluto Ferro, sindaco di Perarolo di Cadore - gli ultimi giorni ci sono state delle uscite provocatorie, quasi che la presidenza del Bim fosse ostaggio del Cadore. E invece praticamente non si è discusso sul nome di Soccal, piuttosto si è ragionato sulla necessità di elaborare un programma condiviso da tutti, che tenga conto delle specificità delle vallate». Se la Provincia è andata al Cadore e il Bim all'Alpago (che era rimasto fuori dal consiglio provinciale), l'Agordino rimane invece a mani vuote o quasi.

«Durante l'incontro – spiega Zanvit – è stato detto sì a Soccal, ma è stato anche chiesto che la vicepresidenza vada a un sindaco agordino”. “La nomina del vice spetta al presidente – aggiunge Svaluto Ferro – e tutto è possibile, però la nostra indicazione è stata questa per far sì che l'Agordino, che non ha avuto la presidenza, venga almeno gratificato in questo modo».

Il nome, però, non è ancora emerso, così come neppure quello per la presidenza e vicepresidenza del Bim di vallata. «Sapevamo che molti dei nostri sindaci non ci sarebbero stati – dice Zanvit – e che sarebbe mancato il numero legale. Nell'arco di una settimana ci troveremo e indicheremo i tre nomi. Qualche ragionamento è stato fatto, ma attendiamo di arrivare con una soluzione definitiva». Discorso quasi analogo per il Cadore. Uno dei nomi usciti per il Bim di vallata è quello di Mario Manfreda (Lozzo). Manca però l'indicazione del Comelico. La prossima settimana dovrebbe essere decisiva.

Gianni Santomaso

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