Sabotato con la vernice l’autovelox di Marisiga
Due lingue nere hanno oscurato le finestre dalle quali si affaccia l’apparecchio Dalla Ca’: «Noi andiamo avanti. C’è chi viaggia a 100 km/h su quel rettilineo»
di Alessia forzin
BELLUNO. Oscurato l'autovelox di Marisiga. Due lingue di vernice nera sull'involucro esterno testimoniano il vandalismo di cui è stato oggetto lo strumento che rileva la velocità sul lungo rettilineo che porta a Salce.
Qualcuno, nella notte fra sabato e domenica, ha ricoperto le finestre dalle quali si affaccia l'apparecchio che scatta le foto agli automobilisti che superano i limiti con della vernice nera. Ieri mattina i vigili urbani, ricevuta la segnalazione dello “sfregio”, sono andati a Marisiga a verificare e hanno dato una ripulita, per poter rimettere in funzione il velox.
Sull'involucro esterno del box che ospita l'apparecchio restano le tracce di un gesto che il comandante della polizia locale si aspettava capitasse. Un po' perché gli autovelox non sono strumenti troppo graditi alla popolazione, un po' (e soprattutto) perché contro l'apparecchio posto a Marisiga si sono sollevati i residenti di Salce, Giamosa, Bettin e non solo. È stata lanciata anche una petizione per chiedere non di toglierlo, ma di spostarlo (ne parliamo a parte).
«Ci immaginavamo che prima o poi qualcuno avrebbe agito contro l'autovelox», spiega il comandante dei vigili urbani, Gustavo Dalla Ca'. «Ma non c'è problema: faremo in modo di pizzicare chi commette queste azioni. Basta avere pazienza, anche i più furbi prima o poi si tradiscono».
Dalla Ca' non si sbilancia sugli strumenti che saranno utilizzati per controllare l'autovelox, ma aggiunge: «Il problema vero è di educazione. Di mancanza di senso civico. Da quando abbiamo montato l'autovelox abbiamo verificato che sono pochissimi gli automobilisti che rispettano i limiti, nonostante la presenza dello strumento che dovrebbe fare da deterrente. Qui nessuno vuole fare cassa, non lo vuole questa amministrazione come non lo voleva la precedente, ma su quella strada si corre troppo, ci sono stati moltissimi incidenti (anche mortali) e andava trovata una soluzione».
Eppure, quasi nessuno percorre il lungo rettilineo a 50 km/h, come da limite: «La velocità media che abbiamo registrato è di 79 km/h», continua Dalla Ca'. «Ma ci sono state punte di 103 e una di 113 km/h. Ditemi voi se si può correre tanto in prossimità di un incrocio (per Giamosa, ndr) e di un centro abitato (Salce, ndr)».
Dalla Ca' comunque è fiducioso: «Sono certo che a lungo andare i bellunesi impareranno a rispettare i limiti di velocità. Quando inizieranno ad arrivare a casa i primi verbali capiranno che se c'è un limite, va rispettato». Non si tratta di fare cassa, ma di sicurezza, conclude.
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