AURONZO. Prima un forte boato, poi una grossa nuvola di polvere rimasta nell'aria per quasi un'ora prima di dissolversi definitivamente. Non ci hanno impiegato molto gli abitanti di Auronzo a capire che una grossa frana aveva appena interessato il loro territorio.
Uno sguardo verso il cielo ed ecco la conferma: il distacco, avvenuto nel gruppo della Croda dei Toni, è stato avvertito distintamente da alcuni residenti che passeggiavano lungo la pista ciclabile ma soprattutto da operatori e turisti presenti in quel momento su monte Agudo (che si trova in posizione frontale rispetto all'area interessata dalla frana).
Erano le 10.42 del 21 febbraio quando un'enorme massa detritica si è staccata dalla cima ovest della Torre Wintzermann, precipitando di qualche decina di metri per poi schiantarsi sul basamento del vicino campanile Vicenza, a quota 2400 metri d'altezza, nel cuore della val Gravasecca, località impervia e per questo motivo difficilmente frequentata da alpinisti soprattutto in questo periodo dell'anno.
Soccorso Alpino e 118 Suem sono stati allertati dal sindaco di Auronzo, Daniela Larese Filon; ma ogni intervento di ricognizione con l'ausilio di un elicottero sembrerebbe essere stato rinviato a data da destinarsi proprio alla luce dell'assenza totale di pericolo per esseri umani e strutture.
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