FELTRE. La teoria dei gradi di separazione sembra trovare conferma nel modo in cui il Governo italiano ha recepito e sta affrontando la questione Vettorel.
Per questo è nata proprio in questi giorni un’altra mobilitazione, di cittadinanza e apolitica, che venerdì alle 17 busserà direttamente a Belluno, alle porte del prefetto Francesco Esposito, per abbreviare la strada, evitare intermediari e superare quell’unico grado che separa gli uffici territoriali dall’esecutivo Gentiloni. Così da far loro recapitare le istanze del territorio in difesa della giusta giustizia e della libera manifestazione del pensiero, anche in un Paese come la Germania che seppur straniero ha in vigore una legge ancora civile e democratica. Ma che da 4 mesi e mezzo sta tenendo in carcere un ragazzo non ancora condannato, e ancora in assenza di prove.
Peroratore della causa è il presidente provinciale Anpi Gino Sperandio che sta facendo girare la lettera sottoscritta dalla Camera del lavoro, dall’associazione che presiede, dalla Sinistra italiana bellunese, da alcune sigle sindacali come la Fiom e Rifondazione Comunista. L’adesione è sempre più ampia e arriva dalle rappresentanze della società civile più ampie, anche con divergenti visioni politiche. Segno che il caso di Fabio sta entrando sempre più nel dibattito e nell’attivismo, non solo feltrino. In attesa di avere conferma dell’incontro con Esposito, gli amici di Fabio e i sostenitori della sua causa si incontreranno in piazza Duomo, sotto la Prefettura, venerdì pomeriggio alle 17. Anche nel caso in cui, da oggi a dopodomani, il giovane venga liberato. Perché il modo in cui è stata usata la carcerazione preventiva sta facendo sicuramente discutere, e non soltanto gli osservatori internazionali del processo.
Francesca Valente
Un presidio in Prefettura per sollecitare il Governo
FELTRE. La teoria dei gradi di separazione sembra trovare conferma nel modo in cui il Governo italiano ha recepito e sta affrontando la questione Vettorel. Per questo è nata proprio in questi giorni...