BELLUNO
Dove sono i 17 cantieri dell’Anas lungo l’Alemagna? Si contano sulle dita di due mani, quelli operativi, prima e dopo Cortina. Sette per la precisione. Ad Acquabona le ruspe stanno preparando il sedime per i tombotti. Lavorano al di fuori del sedime stradale, così verso Cimabanche. Non ci sarebbe, quindi, l’esigenza d’interrompere il traffico pesante. Per il momento. Ecco perché la Prefettura ha deciso di prendere ancora tempo sulle ordinanze volte a stoppare, ai confini della provincia, i carichi da 7,5 tonnellate ed oltre sia lungo la 51, che attraverso la 52 e la 51 bis. I carichi di attraversamento, ben s’intende, non quelli originati nel Bellunese e non destinati alla stesso territorio.
I limiti del transito dovevano palesarsi la prima settimana di luglio, sono stati posticipati alla seconda, ma non si materializzeranno neppure la prossima, quindi, par di capire, luglio ed agosto resteranno liberi al passaggio dei bisonti, anche quelli stranieri che scendono dal Brennero e deviano per la Val Pusteria per raggiungere Marghera o qualche altra destinazione veneta o friulana.
Ieri Roberto Padrin, presidente della Provincia e sindaco di Longarone, è sceso a Roma per capire che cosa sta succedendo e in particolare per capire se ci sono ritardi rispetto al cronoprogramma annunciato, quello appunto dei piccoli cantieri. Il fatto che dopo gli incontri non abbia voluto rilasciare dichiarazioni lascia intendere che, probabilmente, qualche difficoltà c’è. «Certo è che la Prefettura non può intervenire se non ci sono situazioni di emergenza», ribadisce Andrea Celsi, il capo di gabinetto».
Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con l’Anas per fare il punto della situazione e decidere se le condizioni per le ordinanze sono da ritenersi superate. I sindaci delle valli prese d’assalto dai tir con targa straniera, che evidentemente scendono da queste parti per non pagare il pedaggio del Brennero, si auguravano, all’inizio dell’estate, comunque una calmierazione. Da Cortina a Comelico Superiore. Ma il diritto alla mobilità è sacrosanto; vi si può derogare solo in situazioni estremamente gravi. Con 17 cantieri, magari contemporanei, che provocano altrettante code, è evidente che Anas e Prefettura potrebbero decidere drastici provvedimenti. Come, appunto, quello del divieto per chi porta più di 7 tonnellate e mezza. Ma una seconda misura era stata programmata per i fine settimana: blocco totale dalle 12 del venerdì alle 12 del lunedì. E, infine, un’altra ipotesi: in caso di necessità, divieto assoluto di transito dalle 9 alle 12, in direzione Cortina e dalle 15 alle 18 in discesa.
Fino ad oggi e probabilmente per tutto il mese di luglio non ci sarà necessità di far scattare il semaforo rosso, con qualcuna di queste modalità. Quindi si vedrà a settembre. L’Anas, in ogni caso, chiederà aiuto alla Prefettura solo nelle situazioni di vera emergenza, proprio per evitare disagio ai residenti e ai turisti. Per questo periodo, in altre parole, ha programmato opere che non interferiscono con il traffico. —