Nuove campane della carta tecnologia contro gli ecofurbi
Si aprono con la chiavetta del secco e con schede elettroniche e possono vedere cosa viene buttato all’interno. Zatta: «Così miglioreremo la differenziata»
Raffaele Scottini
FELTRE
Ci sono sempre meno scuse per i cattivi conferimenti, con la nuova tecnologia al servizio della raccolta differenziata della carta (e a breve della plastica) per stoppare la migrazione dei rifiuti da fuori Feltre e migliorare la qualità delle frazioni da avviare a riciclo. Per il Comune significa poter vendere il materiale a un prezzo migliore e questo si traduce in una diminuzione della bolletta dei cittadini. Sono stati consegnati ieri cinquanta nuovi contenitori della carta (in attesa di altrettanti per la carta che arriveranno nelle prossime settimane), che saranno posizionati al posto di quelli vecchi nelle isole ecologiche in cui sono state riscontrate le maggiori criticità, dove ancora troppo spesso viene buttato materiale che non c’entra niente. Sono quelle in corrispondenza delle strade di maggior passaggio, ma anche al confine con altri Comuni e soggette a migrazione di rifiuti. Si parte con la carta perché è la frazione che nel periodo estivo ha registrato un peggioramento della qualità.
I nuovi contenitori adottano un sistema di apertura elettronica, non per far pagare (è bene precisarlo), ma per il riconoscimento dell’utente, che utilizzerà la stessa chiavetta già in dotazione per la calotta del secco, ma con tecnologia più avanzata. C’è la pedaliera per l’apertura della bocca di conferimento, che ha dimensioni differenti a seconda se l’utenza è domestica o non domestica (più grande). Questo consentirà alle sole persone autorizzate di buttare i rifiuti, riconoscendo la tipologia di utenza. Il Comune farà la convenzione con le attività commerciali, alle quali consegnerà una scheda elettronica, anziché la chiavetta. Si potranno fare anche delle tessere prepagate per particolari tipologie di utenti. L’obiettivo finale, in futuro, è arrivare a fare tutto con lo smartphone.
«Abbiamo imparato a fare la raccolta differenziata, adesso dobbiamo farla meglio, migliorando la qualità», spiega l’assessore ai rifiuti Adis Zatta. «Se nel sistema di raccolta porta a porta c’è una forte responsabilizzazione dell’utente, nello stradale c’è più facilità a conferire erroneamente. Adesso, grazie all’elettronica montata a bordo, non lo può più fare».
Oltre alla videosorveglianza delle isole ecologiche, i nuovi cassonetti sono predisposti per l’installazione delle foto-trappole all’interno per capire cosa il cittadino butta dentro. La macchina riconosce l’utente, vede l’ora e riesce a stimare anche quanto materiale ha conferito, con la possibilità di premiare chi, invece, conferisce tanto e bene. Il cassonetto è dotato di un sensore a infrarosso che serve a misurare il grado di riempimento e dà anche un avvertimento in caso di atti vandalici.
Le cinquanta vecchie campane della carta e della plastica vengono ritirate con una valutazione di 500 euro ciascuna, permettendo di alleggerire la spesa per quelle nuove (2 mila euro invece di 2.500). In tutto verranno sostituiti cento contenitori, la metà di quelli di ultima generazione dislocati sul territorio, a cui si affiancano i cassonetti più piccoli. L’investimento è di 214 mila euro, a cui si somma la spesa per le tessere telefoniche installate nei computer di bordo che servono per la trasmissione dei dati. Complessivamente, fanno circa 220 mila euro. —
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