Branco di lupi sopra Trichiana, sbranati due asini
L’attacco ai recinti in località Pera, a Sant’Antonio Tortal, dell’azienda Battiston: «Avevamo delimitato tutto con della rete elettrificata ma non è servito a nulla»
Cristina Contento
TRICHIANA
Due asini su tre sbranati dai lupi a Pera, Sant’Antonio in Tortal, nell’azienda agricola di Cristiano e Manuel Battiston.
L’attacco è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì: i lupi hanno preso di mira i recinti nei quali erano stati sistemati gli asini che, spaventati, hanno divelto le recinzioni elettriche e hanno cercato di darsi alla fuga. Un’asina di sei anni incinta è stata braccata ad una ventina di metri dal recinto, un asinello di un anno a circa sei metri dallo stesso. Salvo, invece, il terzo asino, che non si capisce ancora come sia riuscito a scamparla.
«Durante il giorno li teniamo nei recinti con tre fili elettrici, mentre di notte li spostiamo nella zona vicino ad un’abitazione con un recinto elettrico di cinque fili, come ci hanno suggerito di fare. Ma non è servito a nulla», spiega uno dei fratelli imprenditori, Manuel Battiston. «Quando i lupi hanno attaccato, gli asini si sono spaventati e hanno rotto i fili elettrici per scappare dai recinti. Tanto è vero che sono stati ammazzati uno a una ventina di metri dal recinto, l’altro a neanche sei metri».
L’azienda agricola nella zona di Sant’Antonio Tortal è una delle ultime nate: i fratelli Cristiano e Manuel Battiston si occupano di allevamento di bovini da carne: «Teniamo questi tre asini per tagliare l’erba dei prati dove con le macchine non possiamo arrivare, quindi per pulire i versanti nei loro posti più angusti» continua Manuel. Vicino ai recinti c’è l’abitazione di un vicino, che però non si sarebbe accorto di nulla.
Sicuramente i lupi non si sono spaventati per il fatto che l’area della loro scorribanda sia dotata di crepuscolari attaccati ai fari, dunque di notte le luci erano accese.
E che si tratti di lupi sono certi i fratelli Battiston: «È venuto il veterinario con noi l’altra mattina, hanno lasciato segni inequivocabili. Da un controllo delle carcasse l’asina era incinta di tre o quattro mesi. Abbiamo considerato anche un altro fattore: sarebbe la prima volta che vengono ammazzati due asini contemporaneamente, perchè in analoghi episodi prima di questo, ne è stato colpito solamente uno. Questo sta a significare che i lupi sono diversi, rispetto ai precedenti attacchi nella zona. Un danno di quasi mille euro tra l’uno e l’altro animale: la femmina l’abbiamo pagata 500 euro».
Dunque la famiglia di predatori cresce e deve essere sfamata. Probabilmente anche l’altra notte sono bastati due asini al branco e il terzo ha potuto salvarsi. Il “superstite” dell’attacco è stato ricoverato in casera a mangiar biscotti. —
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