In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Incendio in Agordino, Zaia firma lo stato di crisi

Il Comune di Taibon intende far allontanare dalle case gli abitanti di Col di Pra, mentre l'Arpav monitora le polveri

1 minuto di lettura

Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha firmato poco fa lo stato di crisi in relazione all’esteso incendio che sta interessando la zona dell’Agordino, in provincia di Belluno.

Oggi alle 16.30, in Comune a Taibon Agordino, si terrà un vertice di tutte le forze impegnate nelle operazioni di spegnimento, convocato dall’Assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, di concerto con la Prefettura di Belluno.

Intanto continuano i voli dal lago di Santa Croce fino all'incendio dei Canadair, mentre gli elicotteri della Regione si riforniscono nelle vasche che sono state allestite vicino al paese di Taibon.

Dopo la conclusione delle operazioni di salvataggio dei due escursionisti e dopo il rientrato allarme per un terzo escursionista, tutto il lavoro è ora concentrato nello spegnimento dell'incendio.

Il comune di Taibon sta provvedendo allo sgombero di alcune abitazioni nella frazione di Col di Pra, in valle di San Lucano, la più vicina al fronte dell'incendio che si estende attualmente su otto chilometri, tra Cencenighe e la Valle di San Lucano.

Sul posto anche i tecnici dell'Arpav che stanno monitorando l'inquinamento atmosferico. Le analisi effettuate a Belluno hanno dimostrato una concentrazioni di polveri sottili pari a quella del giorno precedente, prima dell'incendio, a Feltre invece c'è stato un aumento da 23 a 39 microgrammi per metrocubo, comunque al di sotto della soglia dei 50 microgrammi. I tecnici dell'Arpav stanno compiendo monitoraggi delle polveri ad Agordo e Taibon.
 

I commenti dei lettori