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Branco di lupi gioca sul Grappa: incontro speciale sul Massiccio

Il giovane Matteo Zanato è riuscito a immortalare il branco di cinque esemplari: «Uno restava lontano dal branco, quasi a fare da sentinella contro i pericoli»

Laura Milano
1 minuto di lettura

SEREN DEL GRAPPA. Si è accostato alla natura con rispetto e discrezione. E ieri mattina, il giovane bassanese Matteo Zanato ha potuto immortalare sul Grappa, un branco di cinque lupi che sembrano giocare fra loro. Avvezzo alla tecnologia fotografica e soprattutto dotato di sensibilità e di cognizioni etologiche, Matteo ha potuto osservare e riprendere la scena: un branco di cinque esemplari, pare tutti adulti, che si sono scaldati i muscoli alle 8 di mattina. Non si sbottona, Matteo, sull’indicazione circostanziata del luogo. Ma non nasconde l’emozione di aver potuto guardare i lupi nella loro giocosa scorribanda. . E da buon conoscitore del comportamento animale che gli deriva da una grande affezione alla montagna, fa notare: «Uno dei cinque animali, pur senza sottrarsi al rituale di gruppo, era sempre scostato dal branco, quasi a fare da retroguardia. Si capiva che teneva ritte le orecchie e annusava l’aria, attento ai pericoli».

Evidentemente Matteo è stato tanto accorto da non farsi fiutare. E con la sua macchina fotografica ha prodotto parecchi scatti che ha postato sul profilo Fb, suscitando le più svariate reazioni. Quella che prevale, al di là del fatto che i lupi mangino gli agnelli e restino comunque animali selvatici, è però la condivisione di un’emozione. Non capita tutti i giorni di fare questi incontri ravvicinati. Anche perché sono casuali, i lupi non sono stanziali e in un balzo arrivano da tutt’altra parte. Ma la pazienza di Matteo che utilizza il macro divinamente, gli ha fatto incontrare tanti altri esemplari faunistici, dagli uccelli predatori agli ungulati, di cui conserva immagini ad alta resa da sembrare addirittura primi piani. E ha potuto accostare l’obiettivo su una mantide religiosa, nella sua forma inquietante, mentre è intenta al suo pasto braccato. –

L. M.

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