LONGARONE. Al via il mese di iniziative per ricordare la figura della giornalista Tina Merlin. Si tratta di una proposta curata da Mirta Amanda Barbonetti, patrocinata e promossa da Fondazione Vajont, Comune, Isbrec, associazione Tina Merlin, Provincia, Fondazione Dolomiti Unesco, Regione e Unifarco.
Prima tappa è stata l’inaugurazione, nell’atrio del municipio, della mostra di pitture, disegni ed incisioni “Tina Merlin e il paesaggio: presenza e ricordo” realizzata dall’artista bellunese Gabriella Da Gioz.
«Inizia così un percorso di un mese dedicato alla Merlin – spiega il sindaco Roberto Padrin – una figura che ha lasciato un segno indelebile per la nostra comunità. Il suo è stato un giornalismo lungimirante, oggi quasi scomparso, con inchieste che purtroppo furono inascoltate».
«Ci tenevamo a portare qui questa mostra – spiegano Barbonetti e Da Gioz– nei luoghi dove Tina aveva condotto la sua battaglia. Questo è un progetto pittorico che mette insieme la Merlin con il Vajont grazie ad uno sguardo sia estetico che etico. Abbiamo così un segno che collega il monte Toc fino alle cortecce strappate e i tronchi spezzati della recente alluvione di fine ottobre. Il paesaggio è il segno dell’anima: con l’invito alla dimensione della memoria ma anche alla spiritualità della rinascita».
Presenti anche il direttore Isbrec Enrico Bacchetti, la presidente dell’associazione Tina Merlin Adriana Lotto e il figlio della Merlin, Toni Sirena. L’esposizione, che aveva già debuttato lo scorso ottobre a Venezia, sarà visitabile s con accesso libero nel mese di febbraio in orario di apertura degli uffici dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì.
Secondo evento in programma è per venerdì 15 febbraio alle 18 con l’incontro “Quella del Vajont, Tina Merlin una donna contro”. —
Enrico De Col