In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Terreni in regalo per il Comune da Teresa Tabacchi

Anche i figli della benefattrice hanno confermato le volontà dell’anziana mamma Sono stati necessari due passaggi in consiglio

V.D.
1 minuto di lettura

PIEVE DI CADORE. Terreni in regalo al Comune di Pieve. Nel 2014, Teresa Tabacchi, vedova Finotti, decide di donare al Comune di Pieve di Cadore terreni di sua proprietà per oltre 5 mila metri quadrati, ma il 28 giugno 2018, prima di poter firmare gli atti, muore. I beni passano così ai figli Angelo, Gianpaolo e Lucia, che ribadiscono la volontà di donare al Comune i beni offerti a suo tempo dalla madre.

La donazione, per poter essere valida, ha dovuto fare due passaggi in consiglio comunale: il primo per la prima accettazione, avvenuta il 25 agosto 2014, quando la benefattrice era ancora in vita; il secondo lo scorso 20 febbraio, durante la seduta che si è svolta nella sala Coletti di Tai, per l’accettazione definitiva della donazione da parte del Comune, questa volta con il sindaco Casagrande.

Nell’illustrare la vicenda, Casagrande ha precisato che la donazione riguarda sei appezzamenti di terreno ubicati in diverse zone del territorio comunale e che le spese dell’atto di donazione saranno ovviamente a carico del bilancio comunale.

«Desidero esprimere», dice il sindaco, «il vivo apprezzamento della comunità che rappresento per il nobile gesto di liberalità fortemente voluto dai donanti». «Per noi», ha affermato il figlio Paolo, che oggi vive in Inghilterra, ma è tornato più volte anche per seguire la madre, «è stato un atto dovuto: abbiamo voluto rispettare la volontà di nostra mamma, come atto di rispetto nei suoi confronti».

Gli appezzamenti oggetto della donazione hanno una superficie di 5.155 metri e, come spiegato dal segretario comunale Salvatore Battiato, si trovano in varie zone di Pieve: dal Col Contras, alla Cavallera e in località Ronco. L’appezzamento di Col Contras è boschivo, mentre gli altri sono prati. Il consiglio comunale ha ovviamente accettato all’unanimità. —

V.D.

I commenti dei lettori