Potenziare la gestione della videosorveglianza comunale per prevenire i vandalismi nei luoghi pubblici, ma anche dare un servizio turistico aggiuntivo. È questa la proposta del gruppo di minoranza “Il Quadrifoglio” durante l’ultimo consiglio comunale, seduta in cui c’è stato un adeguamento del regolamento di videosorveglianza.
Il Comune di Longarone, tra i primi in provincia, da circa quindici anni ha rete di telecamere molto ampia con circa 70 apparecchi installati in tutto il territorio, tra cui alcuni rilevatori delle targhe posizionati nelle vie di accesso al paese sulla Statale Alemagna. Il regolamento di gestione è stato ritoccato per adeguarlo ad alcune nuove norme, come quelle sulla privacy.
Questa è stata l’occasione per alcune proposte del gruppo di minoranza guidato da Francesco Croce, che pone l’attenzione sulla prevenzione di alcuni episodi spiacevoli che negli ultimi tempi sono avvenuti nel longaronese ma anche sulle nuove tecnologie come le webcam.
«Per prima cosa», spiega Croce, «chiediamo il potenziamento della sicurezza in alcuni luoghi sensibili. Chiediamo quindi se non sia il caso di valutare l’installazione di telecamere anche all’interno delle strutture pubbliche come lo stadio, le scuole e gli ambulatori Utap. Questo anche in relazione a quanto accaduto di recente come i vandali che hanno danneggiato la chiesa di Codissago o, nel passato, la chiesetta di Rivalta. Tra poche settimane poi sarà inaugurato il nuovo laghetto di pesca sportiva in località Malcolm. Si tratta di una zona isolata e quindi necessiterebbe di un sistema di videosorveglianza dedicato».
«Uscendo poi dalla tematica strettamente legata alla questione sicurezza», aggiunge Croce, «proponiamo di installare due webcam nei punti panoramici del paese. Si tratta di una cosa semplice e poco costosa che avrebbe importanti ricadute per il turismo, ma anche come stazione per il controllo in tempo reale del meteo. Sarebbe anche un bel servizio per i tanti emigranti e bellunesi nel mondo, come gli amici brasiliani di Urussanga che avrebbero così una “cartolina” dall’Italia».
«Oggi le webcam», prosegue il consigliere, «vengono molto usate in provincia e le immagini potrebbero essere trasmesse facilmente sul sito internet del Comune. Questo inoltre porterebbe molti curiosi ad interfacciarsi con il sito stesso e da lì si potrebbe dirottarli ad altri siti: insomma un bel circolo virtuoso». —