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Il brasiliano Gonsalves rinviato a giudizio per omicidio stradale

L’uomo va a processo per la morte di Barbara Durastante Ieri il gip ha fissato l’apertura del procedimento per il 4 luglio

Raffaele Scottini
1 minuto di lettura



Dopo la causa civile promossa al tribunale di Milano per il risarcimento danni, la tragica vicenda della morte della quarantaduenne Barbara Durastante si sposta sul fronte penale con il rinvio a giudizio di Evandro Galhardo Gonsalves deciso dal gip Marson al termine dell’udienza preliminare di ieri.

Il brasiliano che la sera di domenica 17 dicembre 2017 era al volante della macchina che si è schiantata contro un albero in via Vittorio Veneto, andrà a processo per omicidio stradale. Il procedimento nell’aula del tribunale di Belluno si aprirà il 4 luglio.

Quella sera Gonsalves stava guidando in stato di ebbrezza, come ha certificato il referto dell’ospedale riscontrando un tasso alcolemico di 2,89 grammi per litro di sangue a fronte del limite consentito di 0,5.

Dagli accertamenti emerge inoltre che la macchina stava procedendo a velocità superiore al limite di 50 chilometri all’ora consentito in quel tratto di strada (sembra a 60 all’ora).

La donna – assunta da poco in un’ottica di Lozzo – era seduta a fianco del guidatore, sulla Fiat Uno di Gonsalves che è finita contro un platano. Un impatto talmente forte da sradicare la portiera sul lato passeggero. Dopo aver girato più volte su sé stessa, l’auto si è fermata di traverso sulla carreggiata. Il conducente è rimasto ferito, per lei non c’è stato nulla da fare. Sul tronco c’è ancora una sua fotografia.

Verso le 21 di quel 17 dicembre, la Fiat Uno a bordo della quale stavano viaggiando i due si stava dirigendo verso Ponte nelle Alpi, partita all’altezza del bar Belluno, in fondo a via Simon da Cusighe. Avevano da poco superato il centro commerciale Millennium quando la macchina è uscita autonomamente di strada, andando a sbattere contro l’albero davanti al negozio Original Marines dopo aver abbattuto i cartelli stradali che si trovavano a destra, a poca distanza dal semaforo a chiamata delle strisce pedonali.

Attualmente, il sudamericano indagato per omicidio stradale risulta irreperibile, probabilmente è tornato in Brasile, per cui a meno di sorprese sarà difficile vederlo al processo. L’imputato è difeso dallo studio legale Rovelli (con i fratelli Ferruccio e Davide) e a quanto pare, dopo l’incidente, si sarebbe giustificato parlando di un guasto all’auto, che dall’analisi del mezzo incidentato in officina non ci sarebbe stato. Non sono emerse infatti anomalie meccaniche. Sarà comunque il processo a fare chiarezza.

I familiari sono seguiti dalla società Giesse sinistri, ma in rappresentanza dei Durastante ci sarà anche l’avvocato Nives Zanon. La costituzione di parte civile non ci potrà essere, dal momento che è in piedi la causa civile a Milano per un risarcimento danni non ancora precisato, all’assicurazione del brasiliano Evandro Galhardo Gonsalves. —

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