Nove milioni di euro per arrestare la fuga dei giovani dall’Agordino
Il documento preliminare è stato consegnato al ministero. Sono indicati gli interventi per istruzione, salute e territorio
Gianni Santomaso
. Quasi nove milioni di euro per far restare in Agordino i giovani e frenare lo spopolamento.
È la cifra che ricadrà sulla vallata a partire dal mese di giugno in virtù della strategia delle aree interne elaborata dall’Unione montana agordina e dalla Conferenza dei sindaci in concorso con i portatori di interesse della zona e i tecnici Marco Bassetto e Mattia Munegato.
Il documento preliminare è stato inviato lunedì al ministero dello Sviluppo economico dopo le modifiche apportate su invito dei responsabili del ministero stesso.
Istruzione, sanità, mobilità, agricoltura e turismo sono i settori o interessati dalle azioni previste, per un totale di 8 milioni e 690 mila euro finanziati con la legge di bilancio, con i fondi Por Fse e Fesr e con il Psr.
Istruzione
Per l’istruzione verranno investiti un milione 450 mila euro per concretizzare sei azioni: l’attivazione di almeno un tempo pieno (40 ore settimanali) in ognuno dei tre sub-ambiti della vallata e la realizzazione dei necessari servizi connessi (doposcuola e mensa); il miglioramento dell’orientamento scolastico e della didattica nelle pluriclassi; la formazione del corpo docente; l’attivazione di nuovi percorsi formativi professionalizzanti legati alla valorizzazione delle risorse locali; la formazione degli operatori locali dei principali settori economici.
Sanità
Un altro milione e mezzo di euro sarà destinato alla sanità. In primis per potenziare l’assistenza domiciliare integrata con nuovi servizi intermedi semi-residenziali e attivare dei servizi di telemedicina (in particolare la telerefertazione e il teleconsulto specialistico di medici di famiglia e specialisti).
Quindi l’obiettivo è realizzare una rete ambulatoriale con presidi periferici ed un ambulatorio centrale capace di offrire anche alcuni servizi integrativi e specializzazioni (elettrocardiogramma, spirometria).
A ciò si aggiunge il recupero architettonico e l’ammodernamento delle strutture ambulatoriali pubbliche esistenti, da assegnare sia ai medici di base, che ai medici con specialità primarie.
Infine si punta a istituire le figure dell’infermiere e dell’ostetrica di comunità per intercettare e prevenire i bisogni di salute, evitare ricoveri inutili, favorire la deospedalizzazione, presidiare l’efficacia dei piani terapeutico-assistenziali, supportare la famiglia e così migliorare la qualità di vita della persona nel suo contesto.
Agricoltura- turismo
Per lo sviluppo di agricoltura e turismo saranno investiti rispettivamente 2,5 milioni e 2,2 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’agricoltura si intende valorizzare la rete delle malghe agordine, creare laboratori comuni per la prima lavorazione e trasformazione dei prodotti agroalimentari, sostenere la multifunzionalità delle imprese agricole, attivare una filiera foresta-legno-energia attraverso la manutenzione del bosco e la trasformazione dei suoi scarti in cippato, sostenere l’avvio e il consolidamento delle imprese artigiane legate all’industria del legno, avviare la sperimentazione di un’associazione fondiaria per favorire il recupero di nuova superficie agricola utilizzata.
Per quanto concerne il turismo gli obiettivi da raggiungere sono invece la riqualificazione delle strutture ricettive (in primis quelle extra-alberghiere), la nascita di nuovi servizi turistici collegati a una rinnovata offerta locale, l’istituzione di un tavolo di coordinamento dei territori agordini per l’attuazione di un piano marketing turistico unitario in seno alla Dmo provinciale e la creazione di specifici club di prodotto.
mobilità
L’introduzione del taxi sociale è la principale novità per quanto riguarda il settore della mobilità al quale saranno riservati un milione 40 mila euro. Si tratta di un servizio rivolto al trasporto (individuale o collettivo) delle persone anziane verso le strutture sanitarie, teso a colmare le distanze e a garantire il superamento di particolari difficoltà nell’accesso ai tradizionali mezzi pubblici. In questa maniera si sgraverebbe anche il carico dei volontari. Verrà inoltre promossa un’indagine per individuare i fabbisogni di mobilità di residenti e turisti, si sperimenteranno nuovi servizi di mobilità interna intervalliva rivolti a più categorie e si miglioreranno i collegamenti con Belluno e Sedico. —
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