L’inquilina sfrattata simula un bonifico e porta via le sue cose
G.S.
CORTINA. Mai pagato l’affitto. Nadia Favero aveva accumulato un debito di 16 mila euro con il padrone di una casa, a Cortina. Dopo lo sfratto la donna si è messa nei guai per truffa ed è stata portata in tribunale. Rischia una condanna a un anno di reclusione e 500 euro di multa, già richiesti dal pubblico ministero Rossi.
La difesa, con Ghedina, ha ribattuto con la richiesta di assoluzione perché il fatto non costituisce reato, in subordine il minimo della pena. Il giudice Feletto ha rinviato di una decina di giorni per eventuali repliche e sentenza.
Nell’udienza di ieri ha parlato un solo testimone della polizia giudiziaria, che non ha aggiunto granché a quello che si sapeva, non avendo fatto ulteriore attività d’indagine. Era tutto già pronto per il decreto di citazione a giudizio. Secondo la ricostruzione della Procura della Repubblica, l’imputata era morosa ormai da diverso tempo e il padrone di casa ha deciso di sfrattarla. Avanzava un cifra significativa e con l’atto di precetto si è arrivati a 25 mila euro. L’inquilina avrebbe cercato di rimediare in qualche maniera, nel senso che l’11 settembre 2013 ha inviato una mail nella quale garantiva un bonifico di 5 mila euro. Sembrava tutto regolare, anche perché un paio di giorni dopo aveva predisposto una distinta di bonifico con le coordinate bancarie giuste, ma in realtà i soldi promessi non sono mai partiti.
Anzi, il 14 settembre si è procurata quello che si chiama ingiusto vantaggio, perché è tornata in quella casa a prendere tutte le sue cose – alimenti, vasi, vestiti e tappeti – sottraendole al padrone di casa, che su queste avrebbe potuto rivalersi. Secondo la pubblica accusa, l’imputata va condannata a reclusione e multa, mentre per la difesa merita l’assoluzione, male che vada il minimo. Appuntamento all’11 luglio. —
G.S.
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