Un premio speciale per ricordare l’esempio lasciato da Barcelloni Corte
L’assemblea ha votato all’unanimità la proposta venuta da presidente di integrarlo al riconoscimento internazionale annuale
P.D.A.belluno. Un premio speciale intitolato a Vincenzo Barcelloni Corte, all’interno del riconoscimento internazionale Bellunesi nel mondo. Lo ha deciso ieri all’unanimità l’assemblea dell’Abm, riunita in via straordinaria per votare il nuovo statuto dell’associazione. Quali dovranno essere le caratteristiche principali per aggiudicare questa premiazione speciale, questo sarà stabilito nei prossimi mesi dall’associazione insieme con gli altri soci dell’iniziativa vale a dire Provincia e Rotary di Belluno. La proposta di istituire questo riconoscimento è venuta dal presidente dell’Associazione bellunesi nel mondo, Oscar De Bona.
La scomparsa del fondatore dell’Abm nei giorni scorsi, ha scosso tutti i soci. «Domani (oggi per chi legge, ndr) alla festa annuale dell’Abm a Canale d’Agordo dedicheremo la messa proprio a Vincenzo, che ho conosciuto quando ero presidente di Palazzo Piloni e sul cui esempio ho voluto istituire il premio internazionale Bellunesi nel mondo che quest’anno vedrà tra i premiati Dino Meneghin e don Ciotti», ha detto De Bona. «I suoi interventi sono sempre stati attenti alle situazioni che si creavano nel nostro territorio, dallo spopolamento all’economia. Nella sua vita ha sempre chiesto a tutti di fare squadra e per una volta è stato accontentato, con l’assegnazione delle Olimpiadi al nostro territorio. Persona leale e intelligente, è necessario ricordarlo con un nuovo premio speciale che aggiungeremo ai tre previsti nelle sezioni economia, cultura e sociale», ha concluso De Bona.
A ricordare Barcelloni Corte è stato anche Maurizio Busatta che ha ripercorso la sua attività nel Rotary. «L’ho conosciuto ai primi anni Settanta e di lui ricordo il grande impegno civico. Fece per primo entrare le donne nel Rotary e soprattutto fu l’ultimo presidente delle aziende turistiche. Barcelloni Corte comprese subito l’importanza di un piano unitario strategico per il turismo in provincia». Busatta ha ricordato anche le doti ingegneristiche del fondatore dell’Abm che si sono espresse in alcuni progetti soprattutto religiosi nel Bellunese. Per Gioacchino Bratti, ex presidente dei Bellunesi nel mondo, «è stato una guida e un maestro che aveva grande amore per i migranti». La vice presidente Patrizia Burigo ha sottolineato «la sua modernità per la capacità di stare al passo coi tempi, anche dal punto di vista tecnologico e digitale. Lui per primo ha sollecitato a tenere collegamenti via Skype. Era molto social». —
P.D.A.
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