Multe da 25 a 500 euro a chi farà il bagno nel laghetto di Sorapis
Il sindaco Ghedina ha firmato l’ordinanza anti-cafoni La vigilanza affidata agli agenti di Polizia con le e-bike
Alessandra Segafreddo
. Una misura contro i turisti “cafoni”, ma anche per salvaguardare un ambiente unico dal punto di vista naturalistico. Da ieri è proibito fare il bagno nel lago di Sorapis. Il sindaco Gianpietro Ghedina ha infatti firmato l’annunciata ordinanza di divieto di balneazione. I trasgressori saranno multati con sanzioni che vanno dai 25 ai 500 euro.
Il documento è stato pensato in accordo con le Regole d’Ampezzo, che gestiscono il Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, dove appunto si trova il lago. Saranno le stesse Regole a posizionare gli appositi cartelli per informare del divieto in italiano, inglese, tedesco e francese. Cartelli pensati per spiegare il divieto anche a chi non dovesse comprendere le suddette quattro lingue.
«Nelle ultime estati abbiamo assistito a un aumento esponenziale dei visitatori del lago Sorapis», spiega Ghedina, «uno splendido bacino che si forma dallo scioglimento delle nevi del monte Sorapis e del suo ghiacciaio e che ha un colore azzurro molto particolare, dato da una alga altrettanto particolare che cresce al suo interno. Tanti facevano il bagno nel lago e spesso portavano anche i loro amici a quattro zampe. La balneazione era diventata un problema, perché si rischiava di intaccare l’ecosistema del lago. Inoltre il fondale lago, composto da sassi e pietre, non è visibile e quindi diventa anche pericoloso tuffarsi».
A vigilare che venga rispettata l’ordinanza, saliranno al rifugio Vandelli anche gli agenti della polizia che quest’anno percorrono in e-bike vari sentieri del Parco per controllare che vengano rispettate le norme e che i passanti non abbandonino rifiuti. Spesso, infatti, il lago Sorapis, ma anche altre zone delle Dolomiti, è finito sulle cronache per i comportamenti incivili di svariati turisti. «Questa è la prima ordinanza di divieto di balneazione che firmo», chiosa Ghedina, «se sarà necessario ne emetterò altre».
C’era una richiesta anche per il lago Federa a Croda da lago, un altro sito molto frequentato soprattutto in estate. L’augurio è che prevalga il buon senso e che le passeggiate nelle nostre splendide Dolomiti possano essere momenti di pace per tutti. Ma dobbiamo anche tutelare il nostro patrimonio ambientale e così abbiamo deciso di impedire i bagni al Sorapis affinché il suo splendore resti immutato». —
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