BELLUNO
Sono all’incirca 330 gli incarichi di supplenza che, tra oggi e sabato, saranno messi a disposizione dalle scuole per altrettanti aspiranti docenti. A questi si aggiungono i 90 posti per il personale amministrativo, tecnico e per i collaboratori scolastici che saranno messi in palio domani.
Mai come quest’anno si sono visti così tanti posti “vuoti” nel mondo della scuola. Bastipensare che la settimana scorsa, durante le chiamate per i docenti dell’infanzia e delle elementari, sono state coperte due cattedre su tre di quelle a disposizione (erano più di cento). In questo fine settimana, come detto, toccherà alle scuole medie e superiori.
La speranza è che le cattedre libere vengano assegnate. anche perché, a una settimana dall’avvio dell’anno scolastico, quasi tutti gli istituti stanno procedendo a ritmi ridotti proprio per la mancanza di insegnanti.
Le convocazioni
Stamani, a partire dalle 8.30 nell’aula magna dell’Iti Segato, sono convocati tutti gli aspiranti docenti delle superiori desiderosi di ricevere il contratto a termine (temporaneo fino al 30 giugno o annuale fino al 31 agosto) nel sostegno o nelle varie materie. Domani, invece, sarà la volta della chiamata degli aspiranti al posto di assistente tecnico, amministrativo o collaboratore scolastico (Ata) sempre con contratto a termine. Sabato, infine, sempre dalle 8.30, ci saranno le nomine dei supplenti per le scuole medie. Alle assegnazioni del sostegno, come precisano dall’Ufficio scolastico provinciale, sono chiamati anche gli aspiranti non specializzati.
scuole superiori
Sono 131 le cattedre a tempo pieno (18 ore) disponibili nelle scuole superiori della provincia per tutte le materie, 57 quelle per il sostegno. A questi posti è necessario aggiungere decine di spezzoni orari rimasti dopo le immissioni in ruolo. Gli istituti dove la carenza di docenti si sta facendo sentire maggiormente sono il Catullo (dove mancano 34 insegnanti), il Segato (una ventina), il Fermi e l’Istituto superiore di Feltre. Ma si contano carenze anche all’istituto Valboite, al Liceo Tiziano, agli istituti Calvi e Dolomieu. A scarseggiare sono i docenti di materie scientifiche come matematica, scienze, fisica e agronomia.
scuole medie
Alle scuole medie, tra incarichi annuali e temporanei, sono 76 le cattedre libere nelle varie materie, oltre a una serie molto lunga di spezzoni orari. Da aggiudicare anche 64 posti di sostegno a 18 ore, oltre a una decina di incarichi con orari ridotti.
Il sindacato
«Il numero impressionante di posti vacanti è la dimostrazione di come sia frammentata la nostra provincia», commenta Lorella Benvegnù, segretaria della Cisl Scuola. «Il problema principale è che il nostro territorio, in quanto a numero di insegnanti, non è autosufficiente, cioè non abbiamo il numero adeguato di docenti per coprire tutti i posti. C’è però da dire che molte cattedre potevano essere assegnate a ruolo e non a supplenza; questo, infatti, diventa un deterrente non da poco. Se un docente ha già un incarico in una scuola privata, non lo va a lasciare per una supplenza, aspetta il posto a tempo indeterminato: per questo motivo ci sono tante rinunce». Ma c’è di più: «L’ufficio scolastico veneto ha anche immesso in ruolo meno persone di quelle che doveva. Senza considerare», conclude la sindacalista, «che le graduatorie provinciali sono esaurite e che nel sostegno mancano gli specializzati perché non sono stati avviati i corsi specifici. Nel personale Ata, invece, negli ultimi anni abbiamo perso un terzo dei posti e ora si fatica a ricoprirli». —