CANALE D’AGORDO
Chiusa la comunale di Carfon e si teme per la provinciale 346 che porta a Falcade. Sono gli effetti della frana scesa ieri pomeriggio attorno alle 17.30 dal versante soprastante la comunale che dal bivio poco prima di Caviola porta all’abitato di Carfon in comune di Canale d’Agordo.. «Avevamo appena finito di fare il giro in tutte le frazioni del comune – ha detto il sindaco Flavio Colcergnan – ed è arrivata la segnalazione».
«Si tratta – ha spiegato lo stesso sindaco che si è recato sul posto – di una frana con un fronte di circa 30-40 metri che si è mossa a circa 300 metri dalla frazione».
In serata è stato svolto un sopralluogo con i vigili del fuoco, ma oggi verranno effettuate ulteriori verifiche sia con gli stessi pompieri che, si spera, con Veneto Strade. La preoccupazione riguarda ovviamente anche la strada provinciale 346 del Passo San Pellegrino che si trova sotto la via interessata dallo smottamento.
«In caso di intervento per liberare la comunale dalla frana – ha spiegato il vicesindaco di Canale, Massimo Murer – occorrerà chiudere la provinciale». A destare apprensione è anche la frana a Pisoliva (sempre comune di Canale) nata con Vaia e che ieri pomeriggio si è tornata a mettere in movimento.
«Il problema – dice Colcergnan – è che sotto c’è un’abitazione. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno deviato l’acqua che correva lungo la frana. Questa era una delle priorità per il 2020, ma qui adesso sono tutte priorità».
Oltre ai sassi caduti a La Muda sulla 203, problemi si sono verificati anche a Gosaldo, in particolare in località Sant’Andrea lungo la 347 del Passo Cereda. Qui, in occasione di Vaia, la corsia era stata “mangiata” dall’acqua.
«Avevano posizionato un tubo da 50 – spiega il sindaco Giocondo Dalle Feste – ma si è rivelato insufficiente: oggi (ieri, ndr) si alzava e si abbassava. Ha retto, ma se entravano foglie o rami la situazione sarebbe peggiorata. Lì nei pressi c’è una frana che da Vaia non è più stata sistemata, mi ero anche interessato presso i proprietari dei terreni, ma non è stato fatto niente».
Altre segnalazioni sono arrivate dai Carrera (tombino esondato e conseguente intervento degli alpini) e nel capoluogo (anche qui tombino esondato). A Livinallongo, invece, sono cadute delle piante lungo la strada comunale di Contrin. Sono intervenuti i vigili del fuoco.
A Cencenighe hanno dato preoccupazione due affluenti (entrambi a rischio di tracimazione sui quali sono stati necessari gli interventi della protezione civile e degli operai comunali) e il torrente Chioit che – ha spiegato il sindaco Mauro Soppelsa – «stava per riprendere la stessa strada di Vaia, per cui abbiamo dovuto mandare sul posto in somma urgenza un escavatore. Domani (oggi, ndr) proseguirà il lavoro in vista della prossima perturbazione». Molti interventi anche su ruscelli minori e tombini (a causa delle tante foglie cadute). —