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Al via 16 cantieri forestali del post Vaia «Il territorio va messo in sicurezza»

Bottacin: «Nove interventi nel solo Agordino, poi Val di Zoldo e Cadore. Il più importante è la sistemazione del Bigontina»

Francesco Dal Mas
2 minuti di lettura

BELLUNO

«Ben 16 cantieri forestali di ormai prossima attivazione. Sul fronte Vaia, naturalmente. Sono, queste, settimane in cui il coronavirus assorbe gran parte dei nostri sforzi, ma ovviamente non possiamo dimenticarci di tutto ciò che riguarda il quotidiano, tra cui anche quegli interventi che avevamo programmato per ripristinare al meglio e in massima sicurezza il territorio dopo Vaia».

Parole dell’assessore Gianpaolo Bottacin, in una pausa di duro lavoro, tra le riunioni coordinate nella sede della Protezione Civile di Marghera e con la Giunta e il Consiglio regionale, giocoforza in modalità web, e il coordinamento delle operazioni per lo spegnimento dell’incendio boschivo nel frattempo scoppiato sui Colle Euganei.

Cantieri, anche quelli di Vaia, che necessitano di una procedura particolare, vista l’attuale situazione.

«Ogni cantiere viene comunicato alla Prefettura, dopo di che si avvia, ovviamente nel rispetto, oltre che delle normative di settore, anche di tutte le prescrizioni inerenti il coronavirus. In tal senso si è espressa l’ordinanza del presidente Zaia del 5 aprile, che ha dettagliato anche alcuni aspetti già presenti nel Dpcm del governo ma che avevano portato a una lettura restrittiva del disposto».

Tra questi cantieri avete previsto oltre sette milioni di interventi forestali. Dove?

«Abbiamo organizzato sedici cantieri forestali, di diversi importi. In Agordino è previsto il maggior numero, essendo ben nove. Si tratta della realizzazione di difese spondali lungo il torrente Liera in località Gares-Palafachina a Canale; del consolidamento dell’alveo del torrente Campregana, in località Val di Frela e il ripristino della funzionalità idraulica dei collettori di Brugnach, Bisoliga, Campregana e Rova ad Agordo; di opere di sostegno ai versanti in frana a Rivamonte Agordino, Cencenighe, La Valle e Gosaldo».

Avete in programma interventi particolari a Rocca Pietore. Di che cosa si tratta?

«Tre gli interventi a Rocca, dove lavoriamo per l’apertura di un nuovo alveo e il rifacimento degli attraversamenti stradali a Ru Miniere, per un’opera selettiva a monte della canalizzazione del Rio dei Molin e il ripristino della funzionalità idraulica del torrente Pettorina».

E gli altri interventi in programma?

«Abbiamo la regimazione sul rio Val Scura in località Cordelle e il ripristino delle arginature sul rio Talinera a Fusine in Val di Zoldo; l’aumento della resilienza sugli attraversamenti stradale e ferroviario del torrente Desedan a Longarone; la realizzazione di opere per la regolazione del trasporto solido sul torrente Giralba e sul rio Muri ad Auronzo di Cadore; il rifacimento delle arginature esistenti lungo il torrente Rudan a Vodo di Cadore; il ripristino delle opere di regimazione in località Tamber a Santo Stefano di Cadore».

A Cortina state ancora mettendo mano al Bigontina.

«È l’intervento più grosso, del valore di 1,4 milioni di euro, a Cortina per l’adeguamento delle opere di sistemazione idraulico forestale lungo Bigontina»

Che tempi vi siete dati?

«Buona parte di questi cantieri sono già avviati, gli altri partiranno nel giro di qualche giorno. L’obiettivo primario è il ripristino della sicurezza; eccettuato il lavoro sul Bigontina, gli importi variano dai 200 ai 600 mila euro. Alcuni potranno essere completati in un mese o poco più; imprevisti permettendo contiamo comunque siano completati tutti entro la fine dell’estate». –



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