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San Vito e “Un passo dal cielo”, tutto ok ai primi ciak

«I curiosi? C’erano, ma a debita distanza». Il sindaco De Bon è rimasto tutto il giorno sul set a controllare: «E oggi l’esplosione sull’acqua, l’abbiamo autorizzata»

alessandra segafreddo
2 minuti di lettura

SAN VITO. Ciak, si gira. Al lago di Mosigo sono cominciate le riprese della serie tv Rai campione di ascolti, prodotta da Matilde e Luca Bernabei per Lux Vide, “Un passo dal cielo”. Alle sei di mattina il sindaco Franco De Bon, con l’assessore Antonio Palatini e il capo operai Marco Olivotti, con la barca a motore hanno ripulito il lago dalle ultime alghe. La stessa operazione è stata effettuata in pausa pranzo così da garantire, per le rispese, uno specchio d’acqua stupendo con vista su Croda Marcora, il Sorapis e l’Antelao.

«Il primo giorno di riprese è andato benissimo», afferma contento il sindaco Franco De Bon, «sono stato presente tutta la mattina e devo dire che è stato anche molto interessante. Ho visto come vengono riprese le varie scene. Hanno macchinari di ultima generazione, droni, telecamere su treni mobili, tantissime persone che lavorano alle luci, ai suoni, al trucco ed a tutto quello che c’è dietro».

Primo giorno di riprese di "Un passo dal cielo" al lago di Mosigo



Lo chalet al lago è già stato convertito in Commissariato di polizia ed è diventato la base delle vicende che ruotano attorno agli agenti della Forestale e della polizia. Presenti tra gli altri Daniele Liotti, il protagonista nel ruolo del comandante della Forestale Francesco Neri, Enrico Ianniello che interpreta il fidato commissario di polizia, e Gianmarco Pozzoli che ritorna nel cast. Liotti, tra una scena e l’altra, si concede anche qualche gita; domenica è salito al rifugio Scotter dove non ha mancato di prestarsi a fotografie con i fans.

Ieri, sul lago di Mosigo, hanno iniziato a sfilare anche le comparse reclutate nei casting eseguiti a Ponte e a Valle. È stata simulata una protesta, e a cavallo è arrivato Liotti nel suo ruolo di comandante della Forestale. Il resto della trama è top secret. Giunta alla sesta stagione, la serie si è rinnovata e per l’occasione si è spostata sulle Dolomiti venete.

A dirigere la serie è tornato Jan Maria Michelini, affiancato da Cosimo Alemà, già al timone della 5ª stagione.

«I registi erano molto soddisfatti della location», sottolinea De Bon, «e molto concentrati sul loro lavoro. C’era qualche curioso, ma non è arrivato a disturbare il set. La disponibilità da parte della produzione è massima, ma è chiaro che durante le riprese pretendano un po’ di rigore; basta poco per disturbare una scena e doverla rifare. Abbiamo garantito un servizio di sorveglianza, chiuso le strade d’accesso, ed è andato tutto bene. Qualcuno è sceso da Fontanes ma è stato comunque lontano dal set».

Oggi si ritorna a girare sul lago e sarà simulata un’esplosione a riva.

«Abbiamo autorizzato l’esplosione», rileva De Bon, «e abbiamo chiesto la presenza dei vigili del fuoco e di un’ambulanza per garantire la massima sicurezza, per precauzione. Stiamo facendo tutto il possibile affinché il fatto di essere sede di una fiction così seguita possa essere un beneficio per tutta la Valboite. Continueremo e tenere pulito il lago: a ore faremo un altro giro per togliere le alghe e continueremo a collaborare con al produzione che girerà qui alcuni giorni e poi tornerà a settembre». 

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