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Solo Alano ha il certificato di collaudo ma ci sono cantieri aperti in molti paesi

Consorzio Bim: «Copertura di 100 mega nel 10% del territorio. Molte importanti imprese hanno investito direttamente»

FRANCESCO DAL MAS
2 minuti di lettura

BELLUNO

Alla data del 9 settembre scorso, il Comune di Alano di Piave, è l’unico della provincia di Belluno con certificato di collaudo della Banda Ultra Larga. Stiamo parlando, però, dell’offerta pubblica.

Il Piano di sviluppo del Veneto, che riguarderà tutti i Comuni, prevede la realizzazione di un’infrastruttura pubblica abilitante l’offerta di servizi a 30 e a 100 Mbps in tutte “aree bianche” cioè aree a fallimento di mercato che al momento sono sprovviste della connessione adeguata.

Piano di sviluppo

Il Piano vede impegnati la Regione ed Il Ministero dello Sviluppo Economico che complessivamente hanno messo a disposizione circa 400 milioni di euro. Il piano regionale aggiornato al 9 settembre prevede, in regione, 504 progetti definitivi approvati, di cui 277 con cantieri aperti, 78 interventi con posa di fibra ottica ultimata, 14 Comuni con certificato di collaudo emesso.

Per quanto riguarda la provincia di Belluno, invece, i Comuni Alano di Piave, Borca di Cadore, con progetto definitivo approvato di banda ultralarga sono 63 (conteggiati prima delle fusioni recenti), 46 quelli con l’ordine di esecuzione emesso.

E sono 14 i Comuni bellunesi dove gli interventi di fibra sono stati ultimati. Solo uno, però, Alano appunto, col certificato di collaudo emesso.

Dove la fibra è posata

La posa della fibra ultralarga è stata ultimata ad Alano di Piave, Borca di Cadore, Canale d’Agordo, Cencenighe, Colle Santa Lucia, La Valle Agordina, Perarolo di Cadore, San Gregorio nelle Alpi, Seren del Grappa, Soverzene, Vallada Agordina, Lentiai, Lorenzago di Cadore, Taibon Agordino.

Il ritardo è evidente. La copertura del territorio, anche quello più periferico, doveva avvenire, secondo le assicurazione dei Governi che si sono succeduti in questi anni, entro la fine del 2020.

Invece la situazione oggi in provincia di Belluno è quella che ci viene descritta dai dirigenti del Consorzio Bim Piave che seguono il settore. «Per quanto riguarda i 2 mega, quindi la banda larga minima, siamo a quota 85%, ci stiamo avvicinando al 90% – spiega Stefano Savaris, facendo sintesi dei dati degli operatori pubblici e di quelli privati –. Salendo ai 30 mega ed oltre, il territorio provincia è collegato per il 50%».

E la banda più “sospirata”, l’ultralarga? «Ci limitiamo al 10%, poco più». Davvero poco in un periodo di smart working e didattica a distanza.

Prudenza sui dati

A sentire Savaris, i singoli dati statistici vanno letti con prudenza. Compresi quelli di Openpolis che pubblichiamo nella pagina qui a fianco e che si riferiscono al 2019.

«Bisogna verificare a quali operatori si riferiscono e alla data degli aggiornamenti. Ma per certificare se un territorio ha copertura o meno, occorre tener conto anche dei cosiddetti ponti radio. La fibra arriva alle centraline periferiche, manca il collegamento in fibra con le abitazioni e le imprese? Nell’attesa c’è chi si collega via radio».

Open fiber è in ritardo, questo è indubbio. Ecco perché la provincia di Belluno fa il tifo per la rete unica tra Open fiber e Telecom. Per rapidizzare i progetti.

Telecom era stata costretta a spegnere le reti per evitare difficoltà ad Open fiber. Recentemente ha ricevuto l’autorizzazione a procedere. È quindi desumibile che vi sarà un recupero sul blocco del lockdown. E non solo da parte di Telecom, ma anche del prossimo “congiunto”, Open fiber, appunto, e degli altri soggetti privati.

«Le statistiche vanno prese con le pinze – suggeriscono ancora dal Consorzio Bim Piave –. Ci sono territori apparentemente scoperti dove operano importanti imprese. È evidente che queste, investendo direttamente, si sono date tutti i servizi necessari. La nostra più grande occhialeria ha da decenni tutti i collegamenti necessari. Longarone non è in testa alla classifica delle varie bande: ma le sue industrie performanti dispongono, evidentemente, di ogni possibile opportunità. L’importante, adesso, è andare avanti compattamente». —



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