In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Più ricavi per 1 milione due nuove centraline e una terza in arrivo

2 minuti di lettura

belluno

Giovedì l’assemblea dei soci di Bim Belluno Infrastrutture ha approvato i risultati del primo semestre 2020, illustrati dall’amministratore unico della società, Bruno Zanolla. Il primo semestre 2020 si è chiuso in maniera positiva per la società, con ricavi complessivi per 7 milioni di euro, in forte aumento rispetto ai 6 milioni di euro del 2019: a determinarne il gap positivo, la nuova tariffa di distribuzione del gas metano stabilita dall’autorità nazionale (Arera). Il margine operativo lordo, differenza tra ricavi e costi maturati, si è attestato a 1,9 milioni di euro rispetto ai 794 mila del medesimo periodo del 2019. In lieve calo la produzione di energia, pari a 10 milioni di kWh, e i costi della produzione, che passano a 5,1 milioni di euro dai 5,2 del 2019.

L’utile generato, detratte le imposte, è complessivamente di 1,4 milioni di euro rispetto ai 528 mila nel 2019. Un valore rilevante, reinvestito nel territorio con opere ed infrastrutture a beneficio di Comuni soci. Valore che conferma la solidità della società, oggi il patrimonio netto è a 37 milioni, in crescita rispetto ai 35 del 2019. Il totale dei debiti è di 16,6 milioni, in calo di 1,4 milioni di euro rispetto al 2019: di questi, 12,4 milioni sono per affidamenti bancari. Nel semestre la società non ha attivato nuove linee di finanziamento ma ha beneficiato della sospensione del pagamento delle rate di mutuo.

«Bim Infrastrutture», spiega Zanolla, «dimostra di essere sana e solida patrimonialmente. Per i Comuni soci è una vera e propria cassaforte di valore, che merita di essere valorizzata al meglio, soprattutto guardando in prospettiva di crescita del territorio e dei servizi e di sviluppo futuro della montagna. Massima attenzione è rivolta a garantire una gestione oculata e attenta delle risorse economiche e finanziarie».

Fortemente impegnata nella produzione di energia da fonti rinnovabili, Bim Infrastrutture ad oggi gestisce per conto dei Comuni 35 impianti idroelettrici, di cui 20 su acquedotto e 15 su corso d’acqua. «Grazie agli impianti attivi», spiega Zanolla, «nel corso del primo semestre 2020 sono stati prodotti 10 GWh di energia elettrica totalmente verde, portando introiti ai Comuni, proprietari degli impianti, pari a 1,3 milioni di euro. La produzione “green” ha permesso di evitare emissioni di anidride carbonica pari a 4.747 tonnellate». In esercizio, da marzo, l’impianto idroelettrico di San Tomaso Agordino (Ru de le Nottole), mentre è in corso di ultimazione quello di Santo Stefano di Cadore (Frison).

Effettuati prevalentemente per la realizzazione di nuovi tratti di rete e allacciamenti gas metano e per l’installazione di contatori, per il primo semestre 2020 ammontano a circa 500 mila euro. Il valore andrà a triplicarsi nella seconda parte del 2020, toccando l’importo di 1,5 milioni di euro. «Opere indubbiamente necessarie per la crescita del territorio e dei servizi erogati ai cittadini, strategiche anche per il sostegno economico e occupazionale dei nostri territori», conclude Zanolla. —



I commenti dei lettori