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Aumentano i contagi, nuovi focolai in Agordino

Nell’area dell’ex Ulss di Belluno registrati 248 casi su 100 mila abitanti. L’azienda sanitaria riorganizza il piano vaccinale

Paola Dall’Anese
2 minuti di lettura
BELLUNO
 
Crescono i contagi in provincia. Nella settimana dal primo al sette marzo a registrare una maggiore incidenza di positivi sono stati oltre ad alcuni comuni del Cadore, Ampezzo e Comelico, che già da una decina di giorni fanno i conti con la riaccensione dei focolai, anche una parte dell’Agordino.
 
In particolare i numeri più elevati si sono registrati a Falcade e a Voltago Agordino dove, in base all’elaborazione dell’Ulss ci sono stati più di 500 casi per 100 mila abitanti. Seguono poi Canale d’Agordo e Cencenighe dove l’incidenza si aggira tra i 250 e i 500 contagi sempre per 100 mila abitanti.
 
 
In provincia sono due i distretti: quello di Belluno o distretto 1 e quello di Feltre o distretti 2. Nel primo i casi registrati nell’ultima settimana sono stati 298 che equivalgono ad una incidenza di 248 casi ogni 100 mila abitanti, mentre nel secondo i casi sono stati 92 per una incidenza di 112.
 
Il trend è in crescita. A Falcade, il sindaco Michele Costa invita tutti, residenti e turisti, a rispettare le regole. «Nel mio comune che ha 1.860 residenti, abbiamo 19 positivi praticamente l’1% della popolazione con un’accelerazione registrata proprio nell’ultima settimana quando da 9 casi del primo marzo siamo passati a 19», precisa Costa che evidenzia come dal novembre scorso il comune non sia più stato Covid free. «Il virus sta colpendo un po’ tutti, dai giovani ai meno giovani. Perciò dobbiamo essere consapevoli e fare il meglio che possiamo per evitare il diffondersi del virus».
 
Il sindaco evidenzia come tra i suoi concittadini inizi ad aleggiare un certo malcontento nei confronti di chi, soprattutto proveniendo da fuori, non segue le regole. «Alcuni negozianti del paese si sono sentiti dire “come siete rigidi qui”, ed altri che hanno fatto uscire persone che non volevano mettersi le mascherine o igienizzarsi le mani». E poi sulla vaccinazione di massa proposta dall’Ulss dice: «Se la strada del vaccino è quella corretta da seguire, prima facciamo meglio è, ma vacciniamo tutti».
 
A Voltago Agordino il vice prefetto Antonio Russo, si dice sorpreso per i dati registrati dall’azienda sanitaria: «Dal 27 febbraio, infatti», precisa, «abbiamo avuto solo due persone in quarantena, e neanche positive, di cui una è già uscita dalla sorveglianza». 
 
Intanto l’Ulss su input della Regione sta mettendo a punto per l’ennesima volta un nuovo piano vaccinale dando fondo alla gran parte delle scorte di dosi. L’ordine dall’alto è quello di tenere da parte il 10% delle scorte a disposizione, contando sulle previsioni di forniture del mese. Fino a ieri sono state somministrate oltre 20.200 dosi anti Covid, di cui 12.600 prime dosi. Le persone che hanno completato il percorso di immunizzazione, invece, sono 7.600. Avviata la profilassi delle persone oncologiche e trapiantate a cura dei servizi specialistici ospedalieri e delle forze dell’ordine. —
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