Covid, morto don Elio Larese, guidò per 22 anni il liceo classico Lollino di Belluno
Il sacerdote originario di Auronzo si è spento in serata ad una settimana di distanza da don Giovanni Unterberger
Stefano De Barba
BELLUNO
Diocesi e Seminario gregoriano in lutto per monsignor Elio Larese: si è spento ieri sera attorno alle 20,30 in Rianimazione al San Martino, dove era stato ricoverato da qualche giorno dopo la scoperta della positività al coronavirus e il rapido peggioramento.
Il sacerdote, 74 anni, insegnante di materie umanistiche al liceo classico Lollino che aveva guidato per 22 anni come preside, si è spento ad una settimana dalla morte di don Giovanni Unterberger, a sua volta colpito dal Covid-19.
Per la comunità ecclesiale bellunese è un nuovo colpo pesante: la notizia delle condizioni gravissime di don Elio si era diffusa ieri suscitando preghiere accorate e preoccupazione, tanto che sul tam tam dei social si era propagata durante la giornata la voce del suo decesso.
Don Elio stava in realtà ancora lottando, anche se in condizioni molto gravi. Una lotta che ha avuto il suo epilogo in serata, attorno alle 20,30, quando il cuore del sacerdote si è fermato. Una volta avvertito il vescovo Renato Marangoni, il nuovo lutto della Chiesa bellunese è stato annunciato dal sito della diocesi.
«Figlio di Giuseppe e di Adelina Cattaruzza, era nato ad Auronzo di Cadore il 15 novembre 1947», lo ricorda la diocesi. «Apparteneva alla parrocchia di Villapiccola, dove era cresciuto sotto lo sguardo di don Florio De Lotto. Dopo il percorso del seminario, don Elio fu ordinato prete in Cattedrale il 29 maggio 1971: avrebbe festeggiato quest’anno il suo giubileo presbiterale».
Il suo primo incarico da giovane prete fu quello di cappellano a Pieve di Livinallongo, che lasciò dopo pochi mesi per studiare all’università di Padova. Don Elio si laureò in Lettere classiche con una tesi sul giornalismo cattolico a Belluno all’inizio del Novecento, tesi pubblicata nel 1981.
Dal 1972 al 1976 fu vicario cooperatore nella parrocchia della Cattedrale di Belluno; dal 1977 al 1983 fu vice-assistente del settore giovani dell’Azione cattolica diocesana.
Nel 1976 iniziò il suo servizio come insegnante di Lettere al liceo Lollino di cui poi fu preside dal 1997 al 2019. Dal 1982 al 1990 fu anche vicerettore del Seminario.
«Fine musicista e cantore», lo ricorda la diocesi, «per anni insegnò canto sacro e storia della musica nei corsi teologici. Per questa competenza, diresse l’Ufficio diocesano per il canto e la musica sacra dal 2010 al 2017. Nel contempo, insegnava Storia delle religioni all’Istituto superiore di scienze religiose».
Nella maggior parte del suo ministero fu legato alla Cattedrale, ricorda ancora la diocesi di Belluno - Feltre, prima come mansionario (dal 1979), poi come canonico (1994): il servizio liturgico spesso fu anche quello dell’animazione del canto dell’assemblea e di organista.
«È ricordata con ammirazione la dedizione con cui seguì la disabilità del fratello Renato fino alla morte (7 agosto 2017)», lo ricordano i confratelli. «Con affetto sono ricordati il suo tratto signorile, la sua preparazione culturale, la sua indole pacata e dolce».
«Abbiamo perso un buon amico», lo piange il rettore del Seminario, monsignor Giorgio Lise. —
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