«Ragazzi multati a Pez tutti con la mascherina a mangiare cioccolata»
r.c.
CESIOMAGGIORE
«Tutti con la mascherina, messi in cerchio, chi sul motorino, chi a piedi, a mangiare un uovo di Pasqua». Marilisa Pislor è uno dei genitori che si dovrà accollare il pagamento della multa da 280 euro che i carabinieri hanno elevato sabato pomeriggio nella frazione di Pez a otto ragazzi, tra i quali uno solo maggiorenne. Non ce l’ha con le forze dell’ordine, né tanto meno con i ragazzi che erano così convinti di non fare nulla di male che quando hanno sentito in lontananza il suono delle sirene delle forze dell’ordine che si stavano avvicinando non si sono dispersi come avrebbero potuto tranquillamente fare.
«Ce l’ho con la persona che si è preso la briga di disturbare le forze dell’ordine che magari avrebbero cose più importanti da fare che andare alla ricerca di questi otto pericolosi giovani. E pensare che si erano messi dall’altra parte della strada per non disturbare un funerale».
La vicenda è stata riportata nell’edizione di ieri insieme a quella relativa a un autolavaggio in via Folli a Feltre, dove sei persone sono state trovate dai carabinieri mentre consumavano della birra in compagnia. Evidentemente qualcuno li ha notati e ha avvertito le forze dell’ordine che sono dovute intervenire.
Tornando alla questione di Pez, la mamma si aspettava un minimo di comprensione in una comunità così piccola: «È vero, i ragazzi non sarebbero potuti uscire, ma saranno stati tutti a 200 metri da casa e con la mascherina indossata, abbassandola per mangiare un uovo di cioccolato. È un anno che teniamo i nostri figli chiusi in casa. Io credo», aggiunge Marilisa Pislor, «che a 15 anni un ragazzo abbia anche il diritto di prendere un po’ d’aria, ogni tanto. Erano tranquilli e quando hanno sentito le sirene non hanno certo pensato che i carabinieri fossero lì per loro. Sono rimasti dov’erano. In questo modo lo Stato fa cassa sulle spalle delle famiglie. Pagare 280 euro non è poco di questi tempi e mi immagino quella famiglia che dovesse avere avuto due fratelli nel gruppo: 560 euro da pagare così. Pagherò la multa», conclude la mamma, «perché la legge è questa e perché credo che un po’ d’aria respirata all’aperto da mio figlio valga 280 euro, anche se per la sottoscritta non è una cifra da poco». —
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