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Riecco gli stranieri. Con la “Lavaredo” Cortina riassapora i tempi pre Covid

La Ultra trail al tedesco Namberger e alla francese Bruyas. Ghedina: «Ci ha dato più indotto dei recenti Mondiali di sci»

Gianluca De Rosa
2 minuti di lettura

CORTINA. La festa di Cortina si mischia alla fatica dei circa 3800 trail runners nel lungo weekend della “Lavaredo Ultra trail” che ha fatto registrare il ritorno degli stranieri nella conca ampezzana dopo il lungo periodo di embargo causa Covid. Applausi, sorrisi e colori scanditi da un rassicurante sole: Cortina è tornata a respirare aria di normalità grazie al primo grande evento sportivo internazionale che di fatto ha alzato il sipario sulla stagione estiva.

Atleti da 50 nazioni

Arrivavano da cinquanta nazioni gli atleti iscritti alla “Lavaredo Ultra trail”, a pieno diritto considerato l’evento di trail running più importante d’Italia. La distanza dei 120 chilometri ha fatto registrare la vittoria di un tedesco, Hannes Namberger, e di una francese, Camille Bruyas; ma a festeggiare è stata soprattutto Cortina, piena di gente come non la si vedeva da tempo per la felicità di albergatori e ristoratori che, dopo un lungo periodo di magra, sono tornati a riempire camere e tavoli dei loro esercizi.

«La Lavaredo Ultra Trail, per quanto riguarda l’indotto che genera, può essere considerata più importante dei grandi eventi sciistici come le tappe di coppa del mondo ma anche dei recenti mondiali di sci», ha sottolineato il sindaco Ghedina raccogliendo gli umori delle categorie, a dimostrazione di quanto era atteso il ritorno dei trail runners all’ombra del campanile. Una boccata d’ossigeno per le casse, rimaste a secco per tutto l’inverno, ed una ventata di fiducia ed ottimismo in vista dell’estate anche se, da domani, gli effetti della “Lavaredo Ultra trail” sull’estate turistica diventeranno un dolce ricordo.

Alberghi, apertura straordinaria

«Tanti alberghi, soprattutto quelli in centro, hanno deciso di aprire proprio in questo weekend, in concomitanza con la gara, nella consapevolezza dei benefici che ne avrebbero tratto», ha sottolineato la presidente dell’associazione albergatori di Cortina, Roberta Alverà, «sono stati giorni di lavoro intenso, anche se non da tutto esaurito. Siamo felici di aver ritrovato nei nostri alberghi gli stranieri che mancavano da troppo tempo. Ci sono tanti elementi positivi, che sicuramente aiuteranno le strutture ad approcciarsi all’estate con uno spirito diverso, sicuramente migliore; anche se è bene aggiungere che, salutato il weekend di festa e di sport, da lunedì torneremo ad essere in pochi. Giugno non può reggere i flussi turistici di luglio e soprattutto agosto ma eventi come la “Lavaredo Ultra trail” ben vengano perché aiutano a destagionalizzare le presenze; il che, soprattutto di questi tempi, diventa un elemento fondamentale per un imprenditore operante nella ricettività».

Le gare

Vittoria con record nella gara maschile: Hannes Namberger ha fatto registrare il nuovo tempo limite fermando il cronometro a 12h02’12’’. Ribaltati i pronostici che davano per favorito l’altoatesino Andreas Reiterer, ritiratosi. Al secondo posto uno spagnolo, Simon Andreu Aymerich; terzo il norvegese Krogvig. Applausi per l’auronzano Ivano Molin, diciottesimo assoluto al traguardo e primo dei bellunesi (pochi) in gara. Una francese sul gradino più alto del podio in campo femminile, Camille Bruyas, seguita a ruota da una statunitense e da una svedese; ma la festa di Cortina è stata tutta per la “padrona di casa” Barbara Giacomuzzi, undicesima assoluta e prima italiana al traguardo; una volta tagliato il traguardo,ha ricevuto in dono un mazzo di fiori.

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