SAN VITO. Scopre l’infedeltà del marito e lo prende a padellate. Gli frattura una mano e viene portata in tribunale per lesioni aggravate, ma ne esce con una sentenza di assoluzione, in quanto non punibile per la particolare tenuità del fatto. Il pubblico ministero Rossi aveva chiesto la condanna dell’imputata, perché la padella può essere considerata un’arma impropria, ma il giudice Feletto ha valutato la reazione emotiva e il fatto che la donna avesse un solo precedente penale e per altri motivi. Era stato l’avvocato Licini a chiedere la sentenza che poi ha ottenuto, dopo che la sua assistita aveva confessato le padellate durante le indagini.
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