RIMINI. Metti un sabato pomeriggio, allo stadio, ma non a vedere una partita di calcio, bensì a sentire: un concerto di 33 fanfare. E a stropicciarsi gli occhi quando ad alzare la bacchetta c’è un omino anziano. “Uno, due, tre” ritma al microfono e poi partono le note dell’inno, la “Trentatrè”. Chi è quel signor maestro? «Sì è un maestro, Mogol», risponde, quasi commosso, Alfredo Comis.
Alpini, l’adunata di Rimini: un’emozione le fanfare con Mogol

Sabato erano già 2.500 le penne nere bellunesi presenti in Romagna: domenica i nostri sfileranno dalle 14.30