In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Il Pronto soccorso di Agordo si potenzia, rafforzata l’osservazione breve

Dopo l’inaugurazione della prima fase dei lavori di ristrutturazione a inizio dicembre 2021, già a gennaio è iniziata la seconda fase che prevede la ristrutturazione di un’altra porzione del vecchio Pronto soccorso che sarà disponibile dall’estate

1 minuto di lettura
Il personale del Pronto soccorso dell’ospedale di Agordo 

AGORDO. I lavori di ristrutturazione del Pronto soccorso di Agordo procedono a pieno ritmo.

A fare il punto sulla situazione è l’Ulss 1 Dolomiti.

Dopo l’inaugurazione della prima fase dei lavori di ristrutturazione a inizio dicembre 2021, già a gennaio è iniziata la seconda fase che prevede la ristrutturazione di un’altra porzione del vecchio Pronto soccorso che sarà disponibile dall’estate. Seguirà una terza fase per il completamento dell’opera che complessivamente prevede un investimento di oltre 3 milioni di euro, di cui 2,5 finanziati dal Fondo Comuni Confinanti.

«Il nostro nuovo Pronto soccorso di recente inaugurato, ed ancora oggetto di una ristrutturazione, è stato notevolmente ampliato come spazi rispetto al recente passato ed è adesso dotato di apparecchiature, quali ventilatori, monitor e sistemi di video sorveglianza e di telemetria, all’avanguardia», spiega il Direttore dell’unità operativa di Pronto soccorso di Agordo, Giuseppe Ranieri Cravero. «In particolare, una novità rispetto al recente passato sta nella valorizzazione della funzione di Obi – Osservazione breve intensiva. Abbiamo, infatti, sei posti letto tutti monitorizzati per rispondere alle esigenze assistenziali degli utenti del Pronto soccorso e per garantire il miglior supporto possibile ai reparti in caso di necessità per upgrade del setting di cura».

Negli ultimi anni è stata implementata, inoltre, grazie alla tecnologia della telemedicina, la collaborazione con l’ospedale di Belluno, rendendo possibile l’invio in tempo reale degli elettrocardiogrammi e degli esami radiologi, garantendo così una diagnosi precoce e riducendo i tempi di trattamento nelle patologie tempo dipendenti.

Il Pronto soccorso di Agordo svolge anche funzione di emergenza territoriale (Suem) e accoglie ogni anno dai 10 mila ai 13 mila pazienti. L’attività è strettamente condizionata alla stagionalità degli accessi. Il richiamo turistico della zona, infatti, fa sì che nel periodo invernale e in quello estivo la popolazione residente nella vallata aumenti considerevolmente. In particolar modo, durante la stagione invernale si registrano numerosi accessi di pazienti con problematiche traumatologiche, il che, assieme ai considerevoli volumi di interventi di chirurgia ortopedica garantiti nella sede di Agordo, caratterizza ed orienta l’attività dell’intero ospedale.

«Per quanto riguarda la funzione Suem nella nostra realtà», sottolinea il primario, «data la dispersione territoriale, è stata implementata anche l’assistenza infermieristica. Si rende possibile in questo modo il rendez vous a mezzo automedica con gli equipaggi di volontari del soccorso, che per primi intervengono sulla scena per poter ridurre i tempi di trattamento. La stretta collaborazione con la centrale operatova 118 di Pieve di Cadore assicura, poi, in caso di soccorso sul territorio di politraumi o di pazienti con altre patologie tempo dipendenti, il rapido allertamento dell’elisoccorso, che da quest’anno garantisce anche la copertura nelle ore notturne».

I commenti dei lettori