BELLUNO. Le mani dei fratelli De Cian hanno convinto il giudice. Calli, unghie spezzate e anche qualche dito nero, tipici della gente che lavora e se le sporca. Nessuna bancarotta, nel fallimento della De Cian sas e assoluzione con formula piena perché il fatto non sussiste per Gianluigi, Giuliano, Carletto, Roberto, Adriano e Vittorio.
Cinque su sei erano presenti in aula e la Procura della Repubblica aveva chiesto per tutti i figli di Albino la condanna a un anno di reclusione, ritenendo provata l’accusa.
Finita