BELLUNO. Il medico di famiglia non è una più una professione ambita, malgrado sul territorio provinciale, e in generale in tutta Italia, ce ne sia un grande bisogno. Lo testimonia il fatto che su circa 700 iscritti oggi in Veneto alla Scuola di formazione in medicina generale, soltanto cinque hanno accettato di entrare in ambulatorio nel Bellunese e altrettanti nella Marca trevigiana, per seguire fino a 650 pazienti.
Cinque ambulatori agli specializzandi. I sindacati: «Lasciati soli con 1.200 pazienti»

L’Ulss 1 Dolomiti pesca tra i 700 iscritti al triennio di formazione. Zaia difende il progetto: «Sono professionisti abilitati e servono»