Montagna per tutti: mappati 14 percorsi accessibili ai disabili
Pronta la guida curata dall’Assi: ha richiesto due anni di lavoro. Proposte in Valbelluna, Agordino, Cadore, Alpago e Comelico
Fabrizio Ruffini
BELLUNO. La montagna per tutti: è disponibile la nuova guida curata da ASSI per facilitare il turismo in montagna da parte di persone con disabilità. Un’utile iniziativa che aiuterà a rendere più accessibile il territorio e semplificherà la vita a chi desidera godere delle bellezze delle Dolomiti bellunesi, ma ha finora sempre rinunciato per paura di non trovare un territorio adatto alle carrozzine, ma anche a famiglie con bambini piccoli o anziani.
La brochure mappa e recensisce quattordici percorsi accessibili in provincia di Belluno, indicando per ognuno il grado di difficoltà e di preparazione richiesta, oltre a segnale quale sia il periodo dell’anno migliore per affrontarlo. Una provincia, infatti, per essere inclusiva deve essere anche accessibile. E parlare di accessibilità in montagna non è facile, se non si vive in prima persona la montagna, ma soprattutto la disabilità.

“La montagna per tutti”
“Accessibilità e inclusione sui sentieri della Valbelluna e nei fondovalle dolomitici” nasce quindi dalle esperienze dell’asd Sport Assi di Davide Giozet e dall’Associazione sociale sportiva invalidi (Assi) aps onlus di Oscar De Pellegrin. «Abbiamo mappato questi percorsi di difficoltà diverse con l’intenzione di coprire l’intera provincia», spiega Davide Giozet. «Il criterio con cui sono stati scelti è quello dell’accessibilità per tutti, non solo quindi rivolti alle persone in carrozzina, ma anche anziani, famiglie con bambini piccoli e tutti coloro che possono avere, a causa di infortuni temporanei o patologie progressivamente invalidanti, la necessità di trovare itinerari adatti per godere appieno delle bellezze del nostro territorio».
Il percorso di studio
Per due anni i volontari, con e senza disabilità, hanno esplorato ogni angolo della provincia di Belluno fino ad individuare le giuste vie presenti dal Feltrino alla Val Visdende, dall’Alpago all’Agordino e dalla Valbelluna al Cadore. In questa iniziativa ha creduto Cortina Banca, sostenendo la pubblicazione di una brochure che raccoglie le descrizioni degli itinerari mappati e tutte le informazioni utili per percorrerli.
«I percorsi sono suddivisi per difficoltà e sono stati tutti personalmente testati da persone con disabilità fisica», continua Giozet. «Abbiamo imparato però che il concetto di accessibilità e la difficoltà di un itinerario non sono valori assoluti, pertanto consigliamo sempre di affrontare la gita in compagnia, perché la condivisione rende un’esperienza di per sé bella, indimenticabile».
L’obiettivo è quello di valorizzare il nostro territorio, facendone scoprire le bellezze anche alle persone con disabilità. «Siamo convinti», conclude Giozet, «che mappare percorsi accessibili e garantire una corretta informazione e promozione consenta da un lato di permettere a sempre più persone con disabilità, anche gravi, di beneficiare di esperienze significative nel tempo libero e a contatto con la natura e dall’altro di valorizzare una parte significativa del territorio provinciale, portando maggiore afflusso turistico».
La brochure è in distribuzione negli uffici turistici situati nelle zone in cui si trovano i percorsi mappati ed è disponibile anche nella sede dell’Assi a Sedico.
I PERCORSI
Partendo dalla Valbelluna, i primi sei percorsi proposti nella guida riguardano l’anello di Modolo, la strada per malga Col Toront, il tragitto Melere - Le Zercole, quello San Gottardo – Salet, i laghetti della Rimonta e il tratto Vignui – Altin. Successivamente la brochure tratta la zona dell’Agordino, dove sono segnalate le escursioni per il laghetto delle peschiere e per il castello di Andraz.
Spostandosi poi nella zona dell’Alpago non può mancare la ciclabile del lago di Santa Croce, ma sono recensiti anche i percorsi tra Col Indes e malga Pian Grant e quello tra San Martino e il rifugio Carota. In Cadore trovano spazio il Parco dei sogni di Lorenzago e il lago di Auronzo con il suo giro panoramico. Infine, per quanto riguarda il Comelico, viene segnalato un percorso accessibile studiato per visitare la Val Visdende.
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