Cade dalla scala tagliando la trave Grave imprenditore di Trichiana
Sergio Cortina stava eseguendo dei lavori in una casa a Nareon. È precipitato da circa tre metri
Cristina Contento
borgo valbelluna
Cade da una scala mentre fa dei lavori nella casa della figlia, a Nareon di Trichiana: grave l’imprenditore edile Sergio Cortina che, ricoverato a Treviso per un politrauma, si trova in prognosi riservata.
Il volo è avvenuto da una altezza di circa tre metri, almeno dalle prime ricostruzioni. L’area è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria che ha deciso di effettuare degli accertamenti sul caso.
L’incidente è avvenuto intorno alle 14 di ieri nella struttura che sarebbe di proprietà della figlia dell’imprenditore di 61 anni: Cortina era impegnato in alcuni lavori edili, di cui è esperto, avendo portato avanti una azienda del ramo con base proprio nella zona di Trichiana.
Ieri pomeriggio era salito su una scala perché doveva tagliare una trave del solaio. Per motivi in corso di accertamento da parte dei carabinieri della stazione di Trichiana, che sono intervenuti per i rilievi, il 61enne pare abbia perso l’equilibrio durante le manovre di taglio con l’attrezzatura necessaria, cadendo da un’altezza di circa tre metri e sbattendo la testa. Un colpo molto violento che gli ha procurato traumi importanti, rilevati anche in altre parti del corpo.
Chi era con lui ha dato subito l’allarme: la centrale Suem del 118 di Pieve di Cadore ha subito inviato l’ambulanza dall’ospedale di Feltre, ma è stato mobilitato anche l’elicottero, che ha poi provveduto al trasferimento del paziente al Ca’ Foncello di Treviso.
Le condizioni sono apparse subito molto gravi, perché fosse sufficiente un trasporto in ambulanza all’ospedale più vicino, dunque è stato sfruttato l’elisoccorso per un viaggio più rapido verso un centro più specializzato, dove il 61enne è stato ricoverato in prognosi riservata.
I carabinieri hanno effettuato le prime ricostruzioni per accertare la dinamica dell’incidente domestico. I lavori portati avanti sarebbero a carattere privato, nella proprietà di famiglia dell’imprenditore che risiede in via Confos.
La magistratura di Belluno ha comunque posto l’area sotto sequestro per consentire ulteriori accertamenti e verificare la natura effettiva dei lavori che venivano portati avanti nel cantiere all’interno dell’abitazione della frazione.Cristina Contento
I commenti dei lettori