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Acqua per le malghe e le piste da sci del Monte Avena. Si cerca l’impresa per eseguire i lavori

Finalmente a una svolta il progetto da due milioni di euro destinato a migliorare i servizi turistici del comprensorio

Laura Milano
1 minuto di lettura

MONTE AVENA. A distanza di quattro anni dalla firma della convenzione fra Provincia e Unione montana feltrina, finalmente ci sia avvia alla risoluzione di un problema per la stazione sciistica di montagna, ormai cronicamente affamata di neve: l’ente comunitario di via Rizzarda ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse rivolto a operatori disponibili a realizzare il sistema di innevamento a servizio della Ski Area “Monte Avena”, e la fornitura di acqua alle malghe comunali Casera dei Boschi e Campet.

Con l’auspicio, manifestato dai sindaci più direttamente interessati come Sovramonte Pedavena e Fonzaso, e dalla comunità di sciatori e amanti della montagna in genere, che i cannoni comincino a integrare ciò che la natura da sola non fa più. Un progetto di area vasta compreso ancora nel pacchetto Odi, precursore del Fondo comuni di confine, che prevedeva otto milioni di euro per il potenziamento e la riqualificazione degli impianti sportivi del Feltrino, di cui 2 milioni destinati alla sistemazione del punto strategico Monte Avena e al completamento dell’acquedotto per l’innevamento artificiale.

Nella determina firmata dall’ufficio preposto di Unione montana feltrina – che adirà la procedura negoziata per l’affido della gestione – si evidenzia che l’operatore aggiudicatario “sarà tenuto, prima dell’avvio del servizio, a ottenere la concessione idraulica di derivazione dell’acqua dal torrente Ausor in frazione Sanzen di Sovramonte e a collaborare con l’Unione Montana, in particolare con i soggetti incaricati o che saranno incaricati per la progettazione e la successiva esecuzione dei lavori, al fine di consentire la migliore e tempestiva conclusione delle relative attività”.

Già nel 2019 il comune di Pedavena aveva incaricato l'avvocato consulente Enrico Gaz per l’aspetto della concessione idrica che avrà durata di 10 anni. In più, si continua nella determina di Umf, “il sistema di innevamento sarà gestito, in particolare per quanto riguarda la sua attivazione, sulla base di un contratto che dovrà essere concluso con il gestore della Ski Area autonomamente da parte del concessionario”.

Per l’offerta economica in capo agli operatori interessati all’aggiudicazione sarà richiesta da Umf “la presentazione del piano economico-finanziario di gestione del servizio, senza che sia previsto un rialzo o ribasso rispetto ai valori stimati nel piano economico di gestione allegato alla lettera di invito”. 2. Il valore della concessione idrica è di 440 mila 226 euro su dieci anni.

Per Lionello Gorza, amministratore della società Croce d’Aune sviluppo è una buona notizia: «Era ora, la questione si trascinava da anni. Speriamo che le opere siano pronte in tempo per il prossimo inverno».

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