Audi esposte in aree vincolate, ecco chi sono i sette indagati di Cortina
Sotto la lente i contratti stipulati tra Comune e casa automobilistica del 2017 e 2019. L’ipotesi dell’assenza di nulla osta
Cristina Contento
Due segretari e tre dipendenti comunali e due dirigenti dell’Audi, uno dei quali oggi dirigente di Audi Italia. Sono le persone che si sono occupate del rapporto di sponsorizzazione per Cortina, portando avanti due contratti: quello del 2017 e quello del 2018-2019, che ha prorogato la sponsorizzazione della casa automobilistica tedesca fino al 2021.
I dirigenti pubblici e privati rimasti coinvolti nell’indagine dei carabinieri, coordinati dalla procura, e denunciati per presunti reati ambientali, sono di fatto i vertici che all’epoca firmarono gli atti relativi al nuovo rapporto nato tra Cortina e casa automobilistica tedesca, sponsor, tra l’altro, del mondo dello sci a livello nazionale e internazionale.
Posizioni da chiarire quelle dei sette denunciati. Enrico Pilotto, 47 anni , che oggi svolge il ruolo di segretario comunale a Vigo di Cadore, suo paese natale, è stato anche segretario comunale a Cortina e tra le altre cose ha presieduto la commissione del 2017 che tradusse in atti le regole dettate dal regolamento sulle sponsorizzazioni stilato dall’allora commissario straordinario De Rogatis (estraneo all’indagine). All’epoca, quale responsabile del Servizio cultura turismo e sport del Comune, Pilotto firmò una determinazione (nel marzo 2017) che incardinava la primissima sponsorizzazione dell’Audi. Un documento trasmesso anche al Servizio economico e finanziario del Comune di cui figurava responsabile Augusto Pais Becher, 57 anni di Auronzo di Cadore. Quest’ultimo pose un visto di “regolarità contabile” che attestava la copertura finanziaria della proposta. Con loro, nella lista in odore di iscrizione nel registro degli indagati, anche dirigenti del servizio urbanistica, essendo il territorio oggetto di installazione, vincolato e sottoposto a richieste di nulla osta: Silvia Balzan, 50 anni di Santa Giustina, responsabile del Settore edilizia privata del Comune (all’epoca contratti), e Carlo Breda, triestino di 57 anni, dirigente del settore tecnico. Per il contratto del 2019 è finito nella lista anche il segretario comunale a scavalco Mirco Bertolo, 52enne nato a Castelfranco, residente a Venezia e che ha lavorato nel Trevigiano e nel Padovano.
Infine i dirigenti dell’Audi di Verona: Fabrizio Longo, 60 anni di Verona, oggi al vertice di Audi Italia, all’epoca direttore divisione Audi; Massimo Faraò, 56enne di Torino, direttore marketing della casa automobilistica.
A vario titolo nell’indagine le ipotesi di violazioni delle norme ambientali. Una parte di Cortina è dichiarata di rilevante interesse pubblico secondo decreto del 1952, ma le auto sarebbero state esposte senza autorizzazione paesaggistica e senza il nulla osta della Sovrintendenza. Le leggi sono una del 2004, la numero 42, sui reati paesaggistici e sulle relative opere illecite; l’altra normativa è legata all’articolo 518 duodecies del codice penale, che contempla le ipotesi di uso illecito di bene culturale (delitti contro il patrimonio culturale).
Il punto nodale della vicenda ruota attorno alla esistenza o meno delle autorizzazioni ambientali e dei nulla osta della Sovrintendenza, necessarie per le installazioni espositive delle auto davanti all’Hotel de la Poste, comunque nella zona di Corso Italia e nell’area della stazione ferroviaria. Furono richieste dall’amministrazione o passarono in secondo piano o addirittura ci fu una “svista”? Nei contratti furono previste? In poche parole, si mira a chiarire tutti i ruoli, anche dell’azienda sponsor.
Domande alle quali trovare una risposta, alla luce anche di una frase specifica che invece figura nel bando rinnovato per il periodo 2021-2025: laddove una prescrizione della gara precisa che per esposizioni oltre i 120 giorni gli sponsor devono occuparsi di avere i nulla osta ambientali.
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