Belluno, chi sono i candidati alla Camera: Ingrid Bisa (centrodestra)
«Chiediamo un ministero dedicato alla montagna cuore verde dell’Italia»

Nel collegio uninominale della Camera il centrodestra punta su Ingrid Bisa. A suo sostegno, dunque, non c’è solo il suo partito, la Lega, ma anche Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati.
Residente a Pederobba, 44 anni, Bisa è avvocato e deputato uscente della Lega, eletta per la prima volta nel 2018. Nella legislatura uscente Bisa è stata componente della seconda Commissione giustizia, vicepresidente e componente della Giunta per le autorizzazioni a Procedere, segretaria e componente della Commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi.
La candidata del centrodestra riassume in pillole i temi della campagna elettorale che le stanno più a cuore: «Fisco agevolato per rilanciare le montagne del bellunese, fiscalità di vantaggio per ridare slancio al lavoro in montagna e meno burocrazia per gli enti locali. Per questo chiediamo un ministero apposito. La montagna è il cuore verde dell’Italia, non può restare indietro».
La citazione della candidata potrebbe rispondere alla richiesta più forte che è giunta dalla Lega bellunese agli esponenti nazionali del partito dopo l’esclusione di esponenti locali dalle liste per le elezioni politiche di domenica. Per la prima volta nella storia del Carroccio, infatti, non ci sono bellunesi in posizione eleggibile, ma non ce ne sono nemmeno nei posti di rincalzo e Ingrid Bisa, residente fuori collegio, ha dovuto anche fare i conti con il malcontento dei bellunesi fin dalla sua prima visita in campagna elettorale.

Per superare questa situazione che ha agitato la base e messo in difficoltà l’organizzazione di una campagna elettorale efficace sul territorio dolomitico, gli esponenti locali della Lega hanno chiesto ai candidati del collegio che, all’interno del prossimo governo, venga assegnato un posto ad un leghista bellunese, magari da sottosegretario alla montagna.
Finora non era arrivata nessuna risposta a questa richiesta, ma con la sua dichiarazione, Bisa dimostra di aver raccolto questa rivendicazione bellunese e di volerla sottoporre al futuro governo.
Nel programma della Lega, però, non può mancare un richiamo ad un’altra rivendicazione storica del partito: «L’autonomia è un punto fondamentale per i Veneti», aggiunge Ingrid Bisa, «e ci sarà massimo impegno affinché venga approvata la Legge Quadro il prima possibile». La Lega immagina un’autonomia regionale, non solo per i territori del Nord, e questa riforma dovrebbe portare a «ridurre gli sprechi e le inefficienze».
La candidata del centrodestra fa un cenno anche all’appuntamento più importante per il Bellunese nei prossimi anni: «Le Olimpiadi di Milano e Cortina del 2026 vedranno il Veneto diventare vetrina del mondo, quindi intendo dare il massimo sostegno anche in tale ambito».
Tornando ai temi principali della campagna elettorale della Lega, vanno ricordati tra gli altri: una riforma delle pensioni con l’introduzione di quota 41 (inteso come 41 anni di lavoro) e il no categorico alla legge Fornero; l’estensione della flat tax al 15% dalle partita iva a dipendenti, pensionati e imprese, oltre al taglio dell’Irap e alla rottamazione delle cartelle esattoriali; la reintroduzione dei decreti sicurezza promossi da Salvini quand’era ministro dell’Interno nel tentativo di limitare l’immigrazione.
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