Belluno, chi sono i candidati alla Camera: Maria Teresa Cassol (centrosinistra)
Sanità e servizi prioritari insieme alle politiche per i giovani e il lavoro

Maria Teresa Cassol è la candidata nel collegio uninominale della Camera per il centrosinistra. Membro del Pd, Cassol dunque rappresenta anche le altre liste della coalizione: +Europa, Alleanza Verdi Sinistra e Impegno Civico. Nata nel 1957 a Belluno dove risiede ancora oggi, Cassol è stata ricercatrice del CNR e da molti anni insegna matematica e scienze alle scuole medie; vedova da venticinque anni, ha tre figlie «e ora vizio due nipotine», racconta Cassol. «Sono stata assessore del Comune di Belluno dal 2001 al 2006, poi consigliere comunale fino al 2012, e a giugno ho fatto ritorno a Palazzo Rosso come consigliere comunale di opposizione nel gruppo del Partito Democratico. Sono cresciuta in una famiglia numerosa e nell’ambiente scout della mia parrocchia; ho svolto volontariato per molti anni nello scoutismo e da quindici anni nella associazione Afs Intercultura. Ho ospitato a casa mia diverse ragazze straniere, da pochi giorni a un anno, e ora ospito un ragazzo del Mali».
Per esperienze di vita, lavorative, di volontariato ed ospitalità Cassol è particolarmente sensibile ai temi della famiglia, della parità di genere, dell’educazione, della ricerca, della scuola, dell’intercultura e dell’immigrazione.

Per Cassol, tra i temi più urgenti del territorio bellunese, più volte sottolineati anche nel corso dei numerosi incontri con i cittadini sul territorio, c’è sicuramente al primo posto la sanità. «Devono essere garantiti i medici di base, potenziata l’assistenza domiciliare, mantenuti attivi i posti nelle case di riposo. Per questo», evidenzia Cassol, «va rafforzato il sistema sanitario nazionale, aumentando le risorse ad esso destinate e va potenziata la medicina del territorio, con particolare attenzione ai bisogni delle persone anziane».
Altra priorità che sta a cuore a Cassol: «è il futuro dei giovani, che parte da una scuola di qualità, vero motore di crescita delle persone e motore del paese: servono sostegno alle famiglie per trasporti, libri, attrezzature, attività integrative; si devono garantire edifici scolastici sicuri e accessibili e personale stabile. Dopo la scuola, il lavoro: vogliamo che i nostri giovani possano trovare un lavoro, incentiveremo l’apprendistato, aboliremo gli stage dopo un anno dal conseguimento del titolo di studio e azzereremo i contributi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fino a 35 anni. Abbiamo poi in programma provvedimenti per l’edilizia popolare, perché lavoro e casa sono i presupposti per costruirsi un futuro, e, perché no, anche per combattere la denatalità».
Anche il l’ambiente è tra le prime preoccupazioni del centrosinistra: «L’ambiente, insieme al lavoro e ai diritti, è uno dei pilastri del nostro programma: lo abbiamo dimostrato anche pochi giorni fa, salendo con i nostri candidati al Passo Fedaia, ai piedi della Marmolada. I problemi e i drammi di quest’estate – dalla tragedia delle Marche a quella della Marmolada, passando per il caldo e la siccità – ci impongono di agire con urgenza: basta con la cementificazione, avanti con la transizione ecologica che guardi non agli interessi economici e delle lobbies, ma delle comunità, dei nostri figli e dei nostri nipoti. Bisogna lavorare su un piano di risparmio energetico, ad esempio con incentivi più efficaci per l’efficientamento degli edifici; puntare sulla mobilità sostenibile: veicoli elettrici e ciclabilità, certo, ma anche un sistema di trasporto pubblico efficiente e gratuito per giovani e anziani»
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