Pedavena in ansia per la sua catechista
Orietta Bertelle, che fa anche parte del coro, è rimasta seriamente ferita durante un’escursione in Alpago. Elitrasportata al Ca’ Foncello, è monitorata dai sanitari
stefano de barba
Tutta una comunità in apprensione, in attesa di buone notizie dal Ca’ Foncello di Treviso. Pedavena e la sua comunità parrocchiale stanno attendendo con ansia la notizia del miglioramento di Orietta Bertelle, 54 anni, la pedavenese impegnata attivamente in parrocchia e appassionata di montagna rimasta gravemente ferita sabato cadendo da una cresta rocciosa durante una uscita nella zona del rifugio Semenza, in Alpago.
La donna è ricoverata al Ca’ Foncello di Treviso, dove i sanitari tengono strettamente monitorate le sue condizioni, come di prassi nelle prime ore dopo traumi importanti. Dopo l’incidente era stata soccorsa dai volontari della stazione Cnsas dell’Alpago e dall’eliambulanza del Suem, che l’aveva portata direttamente a Treviso.
Orietta Bertelle, anche se vive a Feltre, è legatissima alla sua comunità di origine, quella di Pedavena, nella quale è molto attiva a livello parrocchiale. Appassionata non solo di montagna ma anche di canto e di musica, è infatti impegnata nel coro parrocchiale di Facen e nel coro chitarre di Pedavena. Non solo: collabora con la parrocchia retta da don Alberto Ganz come catechista per i ragazzi che si preparano alla cresima.
Ieri sera avrebbe dovuto partecipare anche lei, assieme al coro chitarre, alla celebrazione per la giornata del povero, con la Caritas interparrocchiale, il gruppo San Vincenzo e l’Azione cattolica adulti. Al termine della celebrazione gli altri coristi e musicisti hanno voluto dedicarle un pensiero affettuoso e un momento di preghiera perché si ristabilisca rapidamente.
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