Valle di Cadore, la prima elementare ‘66 festeggia i 95 anni della sua maestra
«Per noi non è stata soltanto un’insegnante, ma anche un po’ una seconda mamma. Ci ha dato gli strumenti per affrontare la vita: ci ha abituato ad essere curiosi, ad avere sempre voglia d’imparare»
VITTORE DORO
Gli alunni iscritti alla prima elementare di Valle nel 1966 si sono riuniti per festeggiare la maestra Noemi Ciliotta Toscani, che li accolse al primo giorno di scuola accompagnandoli poi amorevolmente fino alla quinta. È una storia bellissima, questa: oggi la maestra Noemi ha 95 anni, ma ha partecipato ugualmente alla festa.
Una pagina di vita che insegna com’è importante per i giovani trovare degli educatori capaci e che amino la loro missione. E che per questo non vengono dimenticati da coloro che quelle attenzioni hanno la fortuna di riceverle.
La storia è raccontata da una delle alunne di allora, Nadia Agnoli, che non ha mai dimenticato né la maestra né i suoi compagni di classe, tutti ancora vivi. «Noi alunni di quella prima abbiamo voluto festeggiare la maestra Noemi per i suoi 95 anni, anche se con 6 mesi di ritardo. L’ultima volta che la classe si era riunita fu nel 2017; allora ci eravamo impegnati a rivederci più spesso, ma il Covid ci ha scombinato i piani. Il luogo dell’incontro è stato sempre la pizzeria Bel Sit, dove ci incontravamo per le pizze di classe già dagli anni’70 e che è rimasto il nostro ritrovo. Alla festa era presente anche il figlio della nostra maestra, Matteo Toscani. Per noi è sempre un piacere incontrarci», aggiunge la Agnoli, «anche se in questa occasione mancavano alcuni compagni per impegni di lavoro o perché vivono all’estero, ma che ugualmente hanno mandato gli auguri alla maestra. Noemi ci ha accompagnati dalla prima alla quinta, e quello è stato l’ultimo suo anno di lavoro prima di andare in pensione. Siamo consapevoli di avere la fortuna di esserci ancora tutti: uniti a condividere ricordi belli, soprattutto un periodo scolastico in cui Noemi è stata per noi non solo una maestra, ma anche un po’ una seconda mamma. Ci ha dato gli strumenti per affrontare la vita: ci ha insegnato ad essere curiosi, ad avere sempre voglia d’imparare. Il prossimo appuntamento ce lo siamo dato per il 2023».
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