In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

C’è il pienone sulle piste da sci bellunesi. «Inizio promettente»

Migliaia di sciatori da Arabba a Falcade, da Alleghe a Cortina. Sorride Sonia Menardi di Ista: «Un felice delirio»

Francesco Dal Mas
2 minuti di lettura
Sciatori sulle piste della Ski area: pienone ovunque 

L’Immacolata ha portato sulle piste della sola Cortina – aperte solo per una parte – oltre 70mila passaggi. Più di 60mila tra Falcade e il San Pellegrino. Complessivamente, sulle Dolomiti bellunesi dello sci, 230 mila, compreso Arabba, il Civetta e la Val Zoldo.

Meglio non poteva andare

«Meglio di così non poteva andare per la prima giornata di ponte», sospira di sollievo Marco Zardini, presidente di Cortina Skiworld. Più che soddisfatto, dall’altra parte della provincia, anche Renzo Minella, direttore a Falcade e San Pellegrino. «4500 sciatori, più di 60 mila passaggi. Un inizio davvero promettente», ammette.

Nell’altra valle, quella di Fodom, ad Arabba, Marco Grigoletto, direttore della ski area e presidente regionale dell’Anef, non ha ancora tutti i dati disponibili, ma assicura che, confrontando l’Immacolata di ieri e quella del 2019, «si è andati oltre le più rosee previsioni».

I conti

I conti reali, quelli che… contano, si faranno lunedì e magari si scoprirà – impiantisti, ma anche albergatori – che in questo fine settimana si saranno portate a casa percentuali quasi a doppia cifra rispetto al fatturato della stagione. Pieni all’80% gli alberghi aperti, alcune piste addirittura con le code.

Basta sentire Sonia Menardi, della società Ista, che conclude una giornata di cassa, sul Col Gallina, esclamando: «Qui è stato un delirio».

Un delirio, addirittura? «Un felice delirio», sorride, tranquillizzando, «tanta è la voglia di sciare degli italiani. Perché questi sono, per la stragrande maggioranza, i nostri ospiti. Di stranieri se ne sono visti pochi».

Gli stagionali

Più pendolari o stagionali? «Senz’altro più stagionali», risponde il presidente Zardini, «sono gli amici delle seconde case. Un ottimo segnale».

Giornata splendida, ieri; di una lucentezza unica. Imbottigliamenti dappertutto, in mattinata.

Oggi, invece, il meteo cambierà. «Tornerà la neve», anticipa, con malcelata soddisfazione Cristian Moretti, direttore di Alleghe Funivie.

«Ne abbiamo avuti 30 centimetri ei giorni scorsi, che ci hanno sollecitato ad aprire anticipatamente. E il giorno dell’Immacolata abbiamo registrato 1500 presenze, quasi tutte di stagionali, un buon segnale. Tra oggi e domenica l’apporto di neve dovrebbe essere di altri 25 centimetri, quindi saremmo a cavallo».

Il Civetta non ha avviato tutti gli impianti e, quindi, ha delle piste ancora ferme. Ma il collegamento con la ski area Val di Zoldo c’è e si sa che anche in queste piste l’afflusso, soprattutto di veneziani e trevisani, è stato abbondante, come ci è stato detto.

Ski area migliore del 2019

«Non ho ancora i dati della ski area, ma posso testimoniare», afferma Grigoletto, «che l’avvio di stagione si sta rivelando addirittura migliore di quello del 2019, il più rassicurante dal 2000».

Pienone, dunque, ad Arabba e sul SellaRonda; aperte l’80% delle piste. Manca all’appello solo il Padon e, di conseguenza, il collegamento con la Marmolada (ancora chiusa la funivia). «L’afflusso è forte non solo di pendolari, ma anche di “pontisti”, da ogni parte del Nord e del Centro Italia», ammette Grigoletto, «che hanno riempito alberghi e ricettività extralberghiera».

Lo conferma anche Walter De Cassan presidente provinciale di Federalberghi. «I colleghi che hanno aperto possono contare su coperture tra il 70 e l’80%. In qualche caso anche di più».

E come per gli alberghi, le prenotazioni di Natale, Capodanno, perfino Carnevale già abbondano. «Ci voleva proprio, un trend così incoraggiante, per dimenticare due stagioni di sofferenza», conclude Moretti. «Tanto più che anche in queste settimane siamo rimasti col fiato sospeso, prima in attesa della neve naturale, poi del gelo per fare quella programmata, e solo all’ultimo siamo riusciti ad aprire le prime piste».

I commenti dei lettori