Il vento a 100 km/h di febbraio, il cielo giallo di marzo, il gelo di settembre, il caldo di Capodanno: tutto il meteo dell’anomalo 2022 a Belluno
Le temperature medie annuali sono risultate di 1.5° gradi più alte del normale. Le precipitazioni totali annuali (in genere fra 800 e 1300 mm) sono risultate inferiori alla norma del 30-40% sulle zone centro-meridionali della provincia e del 15-25% sulle zone più settentrionali (Ampezzano, Val d’Ansiei e Comelico)

Il cielo giallo sabbia sopra Arabba, nel marzo scorso
L’anno che ci stiamo mettendo alle spalle va in archivio per le temperature mediamente elevate e le scarse precipitazioni. E’ cominciato con un bimestre gennaio-febbraio più soleggiato, secco e ventoso del normale. La primavera è risultata meno piovosa del consueto ed insolitamente calda nel mese di maggio. L’estate è stata molto calda, negli ultimi decenni seconda solo a quella del 2003, mentre non si è osservata alcuna anomalia significativa per le precipitazioni. L’autunno si è rivelato più caldo del normale, soprattutto nel mese di ottobre, e meno piovoso/nevoso. Infine dicembre, fino al giorno 22, è risultato normale, sia per le precipitazioni che per la temperatura. Le temperature medie annuali sono risultate in genere 1.5°C più alte del normale. Le precipitazioni totali annuali (in genere fra 800 e 1300 mm) sono risultate inferiori
alla norma del 30-40% sulle zone centro-meridionali della provincia e del 15-25% sulle zone più settentrionali (Ampezzano, Val d’Ansiei e Comelico).
Queste le medie, ma ci sono otto picchi da non dimenticare.
- Il caldo anomalo in quota il giorno di Capodanno, con massime di 19.1°C a Col Indes di Tambre e 17.1°C a Cortina;
- Le numerose giornate ventose di febbraio, con raffiche di 125 km/h sul Faloria e 94 km/h a Belluno-aeroporto;
- L’intensa nevicata sulle Dolomiti del 15 febbraio, quando cadono 40-60 cm di neve in circa 12 ore, come a Falcade, Frassenè Agordino e Pecol di Zoldo;
- L’anomala colorazione giallo/ocra del cielo il 15 marzo ed il cielo lattiginoso il giorno seguente, a causa della presenza di sabbia e polvere, provenienti dal deserto algerino; in sospensione nella bassa troposfera;
- Le temperature massime elevate fra il 20 ed il 23 luglio, con picchi di 37.7°C a Feltre, 34.3°C ad Agordo, 32.2°C a Santo Stefano, 30.8°C a Falcade e 26.4°C ad Arabba. Fortunatamente tali valori sono accompagnati da umidità dell’aria molto bassa, favorita dalle condizioni di terreno secco, dovuto alla carenza di precipitazioni dei mesi precedenti;
- I violentissimi rovesci temporaleschi del 5 agosto sul Monte Pomagagnon e sull’Altopiano di Razzo, all’origine di alcune grosse colate detritiche che interrompono alcune strade. In particolare, un pluviometro sopra Fiames misura un’intensità di pioggia fra le più alte mai registrate in provincia di Belluno (64 mm in mezz’ora, dei quali 42 mm in 15 minuti e 19 in 5 minuti);
- Il freddo del 20 settembre, specie al mattino, con minime di -5.1°C a Pian Cansiglio e -0.6°C a Santo Stefano;
- Il caldo anomalo in ottobre, soprattutto nella seconda metà del mese, con temperature massime di 25.1°C a Feltre, 23.1°C a Valle di Cadore, 21.8°C a Cortina e di 19.9°C ad Arabba. Durante una notte la temperatura non scende sotto i 15.6°C sul Monte Avena
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