Con il cioccolato o ai mirtilli, il panettone re delle feste
Il segreto è nella qualità degli ingredienti: ad ogni morso si assapora il territorio. Ma c’è anche chi propone le casette di pan di zenzero e prodotti per celiaci
Tatiana d’agostino
Sua maestà il Natale! E con lui le ricette, quelle consuete che tra pandori e panettoni e altre specialità locali portano sulla tavola tutto il meglio della qualità, quella dei prodotti locali lavorati a mano dai grandi pasticceri e panettieri bellunesi, quella che non delude il palato perché frutto della tradizione passata e di contaminazioni moderne.
Il panettone tipico dolce a base cilindrica che termina in una forma a cupola ottenuto da un impasto lievitato a base di acqua, farina, burro e uova con l’aggiunta di frutta candida, scorzette d’arancio e uvetta è un dolce tipicamente lombardo ma caratterizza il Natale di tutto lo stivale. Anche a Belluno rappresenta infatti il re delle feste e viene riprodotto nelle versioni più disparate ma con un filo conduttore comune: la qualità.
A cominciare dal Panificio Cason dove il titolare Giovanni Cason racconta: «Queste feste, come di consueto, vedono protagonisti il panettone, realizzato con prodotti sceltissimi e di qualità, con cioccolato, uvetta o uvetta e canditi, e forse una specialità ai mirtilli».
Al Panificio Bertagno, nelle botteghe di Belluno, Castion e Salce, la filosofia dei titolari Silvia e Patrik è semplice: dare vita a un panettone che ad ogni morso racconti la lavorazione che c’è dietro e la selezione attenta delle materie prime, dal burro belga alla farina italiana fino al lievito madre. Quest’ultimo è un alimento vivo che richiede tempo e una giusta lavorazione, un alimento che, se ben utilizzato, risulta digeribile e buono: «Sa cosa è appagante?», dicono dal panificio, «il riconoscimento dei nostri clienti che sono già in fila per prenotare i nostri prodotti artigianali, prediligendo un’alimentazione sana e genuina alla quantità», e conclude «il nostro laboratorio ha un occhio di riguardo anche per i clienti celiaci, produciamo infatti un panettone cotto in vetro con la tecnica della vasocottura per conservare la sua naturale morbidezza».
Protagonisti della Pasticceria Carbujo di Feltre, come raccontano Tamara Ciortan e il figlio Sergio, sono i pandori e i panettoni, entrambi realizzati con prodotti di altissima qualità accanto alle ceste regalo con accostamenti ricercati di prodotti del territorio, eccellenze regionali e italiane.
A Farra d’Alpago, Ivan della Pasticceria Centeleghe dà valore al tempo quale ingrediente cardine per la preparazione di dolci natalizi nel rispetto dei cicli di lievitazione e preparazione che garantiscono sapori e consistenze secondo natura, senza conservanti e dunque più salubri e appaganti. Sempre in Alpago, la Pasticceria Gaggion celebra le festività con pandori e panettoni classici con l’aggiunta di eventuali farciture, quando richieste dal cliente, e perché no, un po’ di cioccolateria e pralineria.
Parola d’ordine panettone anche alla pasticceria Elisir di Ponte nelle Alpi. Come sottolinea la titolare «abbiamo un nostro laboratorio e non commercializziamo nulla che non sia di nostra fattura, dai classici dolci di Natale fino ai prodotti più ricercati».
Francesca Baldini della Pasticceria Baldini di Zoldo invita i clienti a degustare il classico panettone con uvetta e canditi e la Veneziana, un dolce a impasto lievitato molto morbido con arancio candido e glassa: una piccola produzione che punta alla qualità dei prodotti e delle materie prime, quasi tutte a km 0.
All’Embassy di Cortina Alberto Bisio già lavora i classici panettoni e pandori e un particolare preparato per la cioccolata calda da portare a casa. Scendendo dalla Regina a San Vito di Cadore si trova la Pasticceria Fiori dove le materie prime ricercate unite a una selezione attenta dei prodotti italiani crea pandori e panettoni sicuramente speciali.
Infine, Elisa Pini di Viavai Dolci, Focacce e Gelato di Agordo quest’anno propone panettoni di vari gusti tutti rigorosamente con lievito madre, le casette di pan di zenzero, le confetture, i biscottini e un tiramisù con panettone in vasetto: «tutto di produzione artigianale», precisa. Quella stessa artigianalità che sembra proprio l’ingrediente migliore del Natale made in Belluno.
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