Emigrazione, ogni anno 2.500 bellunesi vanno all’estero
Gli iscritti all’anagrafe Aire sono quasi 59 mila ma il numero reale è più alto
Francesco Dal Mas
Il presidente di Belllunesi nel Mondo Oscar De Bona
Giusto un anno fa, i bellunesi iscritti all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, risultavano 56.965, ben 1.582 in più rispetto al 2021. «È probabile che a domani il conto ne registri altri 1500 in più, forse addirittura 2mila, e che quindi si arrivi alla cifra di 58.500 – 59 mila», afferma Oscar De Bona, presidente dei Bellunesi nel mondo. «Se poi fossero attendibili le stime degli esperti che danno gli iscritti all’Aire pari alla metà di quelli che effettivamente emigrano», aggiunge, «le somme risulterebbero da capogiro. I tanti giovani (ma non solo) che dal Bellunese raggiungono i Paesi europei di solito, infatti, non si iscrivono all’Aire». Secondo questa ipotesi, dunque, potrebbero essere dai 2 ai 3 mila i bellunesi ogni anno in “fuga” oltre confine. Vallo a chiamare spopolamento. Ma la medaglia ha un’altra faccia: è quella della speranza.
Disposti a tornare
Marco Crepaz è il direttore dell’Associazione Abm. Fa sapere: «Tanti di questi giovani, o meglio tanti fra i giovani discendenti dei nostri bellunesi nel mondo, sarebbero disponibili a ritornare a casa. Il lavoro, infatti, non manca. Manca, invece, la casa. Non si trova. Anzi, ci sono amici che, arrivati qui con tanto di contratto di lavoro, hanno dovuto riprendere l’aereo perché non trovavano alloggio».
Il problema della casa
Per Crepaz, quello della residenza è il nodo principale da sciogliere. «Stiamo collaborando con Confindustria, che ha promosso una sezione per gli imprenditori di origini bellunesi nel mondo. Relazioni analoghe le stiamo portando avanti con Confartigianato, con l’Ulss1 Dolomiti. Abbiamo aperto anche uno sportello telematico per l’offerta e la ricerca di lavoro. La prima difficoltà è sempre quella della residenza». E questo in una provincia dove ci sono paesi con un numero di case chiuse ben maggiore degli abitanti.
L'identikit degli iscritti
Ma chi sono i registrati all’Aire? Più della metà (il 52%) è iscritto “per nascita”. Il 12,3% ha tra 0 e 17 anni, il 21,2% tra 18 e 34 anni, il 23,0% tra 35 e 49 anni, il 20,3% tra 50 e 64 e il 23,0% ha dai 65 anni in su. I dati si riferiscono al 1° gennaio 2022 (gli ultimi disponibili). Misurando il dato degli iscritti rispetto alla popolazione residente in provincia (198.518 persone, secondo l’Istat), gli Aire incidono per il 28,7%, il valore di gran lunga più alto in Veneto, se si pensa che al secondo posto c’è Treviso con il 16,3%.
Il caso Borgo Valbelluna
Interessante, proprio riguardo al rapporto iscritti Aire-residenti, il fatto che nella classifica dei cinquanta comuni tra 100mila e 10mila abitanti con il più elevato tasso di incidenza degli espatriati sulla popolazione, il primo territorio del Nord Italia – nono assoluto, dietro a sette comuni siciliani e a uno calabrese – sia proprio una realtà del Bellunese – fa notare De Bona: «È Borgo Valbelluna, che conta 5.041 iscritti Aire e 13.441 residenti, con un’incidenza che è dunque del 37,5%». Borgo Valbelluna è tra l’altro il comune di residenza del presidente Abm. E, attenzione, è il più industrializzato della provincia. In graduatoria, 43°, anche Sedico (23,3%), un altro comune con parecchie opportunità d’impiego occupazionale (si pensi solo a Luxottica).
Soverzene in testa
Se si parla invece di comuni con meno di 10mila abitanti, purtroppo troviamo ben di “peggio”. All’11° posto a livello nazionale (primo in Veneto) ecco Soverzene, dove gli Aire sono 882 e i residenti 364 (incidenza al 242,3%). La classifica veneta nelle prime 25 posizioni conta ben 13 comuni bellunesi: oltre appunto a Soverzene, ci sono Arsiè, terzo (126,1%), Vallada Agordina, quinta (99,4%), Fonzaso, sesto (90,0%), Lamon, settimo (89,1%), Cibiana di Cadore, nona (78,7%), Gosaldo, undicesimo (71,3%), Seren del Grappa, dodicesimo (70,9%), Val di Zoldo, sedicesima (60,9%), Longarone, diciottesimo (57,3%), Sovramonte, diciannovesimo (57,3%), Cesiomaggiore, ventiduesimo (49,2%), e San Gregorio nelle Alpi, ventitreesimo (48,6%).
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