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Auto bloccate nella tormenta, quattro passi bellunesi chiusi per neve

Giau, Valparola, Cima Grappa e Duran sono stati interdetti alla circolazione Sedici interventi da parte dei vigili del fuoco per liberare i mezzi in difficoltà

FDM
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Allerta maltempo, da parte della Regione. È arrivato l'inverno autentico. Quello, per intenderci, delle bufere di neve. Le quote più alte, infatti, sono state decimate non solo dalle precipitazioni, ma soprattutto dalle raffiche di vento che hanno tenuto in gioco, specie i valichi, per tutta la giornata. Dai 20 centimetri di neve fresca nei fondovalle ai 30 in quota. Neve che è andata ad aggiungersi a quella già al suolo.

Ed ecco che Cortina vanta un manto di oltre 40 centimetri, Falcade di 65, mentre 80 centimetri imbiancano per bene il Falzarego, circa 60 ad Arabba, 35 sul Pian Cansiglio, solo una spruzzata, invece, a Pieve di Cadore. Neve ventata, si diceva, per cui ci sono cumuli, come sul Giau, che superano abbondantemente il metro, in taluni casi arrivano ai due metri. Ed ecco perché sono stati chiusi, oltre al Giau, i passi Valparola, il Cima Grappa, il Duran e la Provinciale 148 Cadorna. La società Veneto Strade si trova in difficoltà tenerli aperti, nelle condizioni della necessaria sicurezza. La conca ampezzana è stata spazzata, fin dal mattino, da una vera e propria tempesta di neve.

I vigili del fuoco hanno recuperate ben sei autovetture finite fuori strada e impossibilitate a proseguire e recuperate, specie lungo la strada del Giau, dove non è passato lo spazzaneve, dal momento che era chiuso. Nel pomeriggio gli stessi vigili hanno soccorso un autoarticolato rimasto bloccato sulla neve per la rottura delle catene lungo la strada regionale 48 ad Auronzo di Cadore. L’hanno riportato in sicurezza con l’autogru. E c’è stato uno schianto frontale a Zuel, alle porte di Cortina, con un ferito lieve. In tutto, sono stati sedici gli interventi dei vigili del fuoco, l’ultimo in prima serata, di nuovo sul Giau, dove è stata necessaria una fresa per liberare un altro automobilista. Se serve, sono pronti a intervenire con il gatto delle nevi, nel frattempo raccomandano prudenza.

Fino al pomeriggio, ha fatto sapere dall’Arpav di Arabba il direttore Gianni Marigo, è nevicato su tutto il territorio montano oltre i 700-1000 metri. La precipitazione è stata più intensa in Agordino e sulle Prealpi bellunesi, mentre nelle zone al confine con il Friuli è più attenuata. «Dal pomeriggio di lunedì fino a tutto martedì», informava inoltre Marigo, «sono previsti 20-30 centimetri di neve fresca già a 1500 metri di quota nelle Dolomiti e anche nelle Prealpi. Nel corso della giornata di martedì, la neve fresca da leggera e asciutta potrà diventare umida fino a 1000-1300 metri di quota per l’innalzamento del limite neve/pioggia».

Attenzione, dunque, al pericolo di valanghe che continuerà ad essere in generale 3-marcato nei prossimi giorni. Saranno frequenti i distacchi spontanei di valanghe di neve fresca lungo i percorsi abituali e singole valanghe potranno arrivare anche a bassa quota. E’ chiuso per periodo invernale il tratto di strada provinciale 33 di Sauris da Casera Razzo in avanti, fino al confine col Friuli.

La società Veneto Strade ha raccomandato anche di prestare particolare attenzione per la presenza di mezzi sgombraneve in azione e, per transitare sui passi, ha consigliato di avere al seguito anche le catene da neve da montare sul veicolo in caso di necessità.

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