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Il pasticciere falcadino Pozzebon nell’Accademia del lievito madre

L’ex allievo dell’Alberghiero è stato accolto tra i “giovani lievitisti”. «Voglio riportare questa antica arte anche nelle nostre zone»

G.San.
1 minuto di lettura
Omar Pozzebon, pasticciere di Falcade 

«Per me è stata una giornata davvero emozionante, dopo anni di lavoro, studio e sacrifici ho raggiunto un traguardo che desideravo da tempo: fare parte dell’Accademia dei maestri del lievito madre». Evidenti la gioia e la soddisfazione del falcadino Omar Pozzebon che in occasione del Sigep, Salone internazionale gelateria pasticceria panificazione di Rimini, ricevendo una targa e la divisa, è stato ammesso alla sezione giovani lievitisti dell’Accademia maestri del lievito madre e del panettone italiano (www.accademialievitomadrepanettoneitaliano.it)

Un attestato che premia non solo la serietà e la costanza del suo impegno ma anche la formazione impartita dall’Istituto alberghiero “De Rossi” di Falcade dove Pozzebon, classe 1995, si è diplomato.

Il progetto della sezione giovani lievitisti dell'Accademia nasce dall'importanza di diffondere, trasmettere e fornire alle nuove generazioni le conoscenze necessarie per gestire a 360° sia il lievito madre fresco che la produzione del panettone italiano. Parte integrante dell'Accademia, accoglie associati di età compresa tra i 18 e i 30 anni solo dopo il parere dei maestri i quali valutano scrupolosamente curriculum, motivazioni e obbiettivi dei candidati.

Conseguito il diploma, Pozzebon ha frequentato un corso di alta formazione di otto mesi a Cast Aliment, la Scuola di cucina e dei mestieri del gusto di Brescia fondata da Iginio Massari, per poi iniziare la sua esperienza lavorativa come pasticcere in vari hotel e ristoranti della vicina Alta Badia come l’hotel Fanes e il ristorante stellato “La Siriola” di San Cassiano, passando per Merano all’hotel Castel Fragsburg e all’hotel Arnika al passo San Pellegrino.

Ultimamente Pozzebon è tornato a lavorare per lo più negli alberghi e ristoranti a Falcade, potendo così dedicarsi anche alla sua famiglia senza però tralasciare lo studio e la continua sperimentazione.

«A Rimini è stato gratificante essere accolto calorosamente, come fossi già “uno di loro”, dai maestri per anni il mio punto di riferimento», ha detto Pozzebon, «ora inizio questa nuova esperienza di studio, formazione e confronto per realizzare i miei futuri obiettivi: non come un traguardo, bensì come punto di partenza per crescere, migliorare e riportare l’antica arte del lievito madre anche nelle mie zone».

Oltre che l’Accademia, infine, Pozzebon ha ringraziato quanti hanno supportato: la compagna Vanessa e le figlie Melanie e Noemi, i genitori, la famiglia e William Da Roit del panificio “El Fornèr” di la Valle «per avermi trasmesso la sua infinita passione per il pane, e tutti i miei datori di lavoro che hanno continuato a darmi fiducia negli anni».

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