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Cresce il “Collettivo Cab”. Cinque danzatrici ospiti di Casa Sanremo

Nata nove anni fa, la scuola si è da poco trasferita in una nuova sede. Eleonora Majer: «Numeri importanti, gli allievi sono 150»

Ivan Ferigo
2 minuti di lettura
Un gruppo di danzatrici del Collettivo CAB 

Cinque danzatrici bellunesi in azione a Casa Sanremo: avverrà sabato, nella mattinata che precede la serata finale del Festival. Un’indescrivibile felicità per Collettivo Cab, scuola di danze urbane attiva nel capoluogo da nove anni. E che ora, da poco trasferitasi nella nuova sede in zona aeroporto, punta a diventare un centro per le arti urbane, allargando l’offerta anche a canto, pittura e street art.

«Cinque ragazze della scuola si esibiranno per 15 minuti a Casa Sanremo», fa sapere Eleonora Majer, danzatrice e coreografa, fondatrice e direttrice di Collettivo Cab, «proprio di fianco all’Ariston, nella clubhouse Dolomiti Bellunesi».

È al settimo cielo, Eleonora: «Già abbiamo partecipato la scorsa estate al tour tra le Dolomiti di Casa Sanremo. Successivamente ci avevano proposto di partecipare all’evento durante il Festival vero e proprio. Quando ci hanno confermato la partecipazione eravamo superfelici».

In cosa consisterà la prestigiosa ospitata? «Io mi sono occupata delle coreografie e ho deciso di mandare cinque delle mie migliori ballerine – Anastasia Dal Bò, Noemi Zingales, Gabriella Bof, Nicole Soccol, Daniela Castro – a rappresentare la scuola», racconta Majer. «Alcune di loro hanno già ballato lo scorso dicembre alla finale di “X Factor”, insieme a parte del corpo di ballo della trasmissione. Presenteranno sei pezzi coreografici negli stili commercial e fusion, che messi insieme creano un piccolo show. Balleranno tra l’altro sabato mattina, nella giornata finale del Festival. Anche le ragazze sono molto felici: per loro già solo essere là è un onore».

Questa partecipazione si pone in continuità con un’offerta formativa che va ampliandosi. Un’attività che da circa un mese ha la sua nuova casa di fronte all’aeroporto, al 39/b di via Caduti XIV settembre 1944. «Non è più solo una scuola di danza, ma una scuola di arti urbane in generale. La danza rimane l’obiettivo principale, ma ora ci sono anche corsi di canto, pittura, street art», sottolinea Eleonora.

La sede precedente era all’interno della palestra All Fit; la crescita dei numeri ha consigliato il trasferimento. «Adesso siamo in più di 150. Dai 3 anni fino anche a sopra i 40».

Continua così una storia cominciata 9 anni fa. «Esistiamo dal 2014», ricorda la fondatrice della scuola. «All’interno della palestra Workout, poi All Fit, all’inizio avevamo solo una stanza dove facevamo tutto. Poi abbiamo cominciato ad aver bisogno di due sale. Nei primi tempi eravamo una settantina: il nostro pubblico maggiore è sempre stato quello adolescente. I primi anni lavoravamo tanto con la fascia 10-20, poi abbiamo avuto sempre più bambini e adulti. Questo ha dato alla scuola la possibilità di crescere in modo esponenziale».

«Il nostro obiettivo con i ragazzi è quello di far fare loro esperienze al di fuori dei saggi che organizziamo due volte l’anno. Come insegnanti cerchiamo sempre di dare loro la possibilità di fare esibizioni, gare, video in giro per l’Italia. Vogliamo far vivere la danza a 360 gradi»

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